LA TRAGEDIA SULL’ISOLA\2

«Quella piena di fango avrebbe potuto travolgere anche noi»

di Milena Moneta
Lo scrittore Dario Gazzardi di San Zeno proprio la sera del disastro era andato con la moglie a bere un caffè in riva al mare, a Casamicciola
Devastazione a Casamicciola: il fango e l’acqua hanno travolto tutto
Devastazione a Casamicciola: il fango e l’acqua hanno travolto tutto
Devastazione a Casamicciola: il fango e l’acqua hanno travolto tutto
Devastazione a Casamicciola: il fango e l’acqua hanno travolto tutto

«Proprio la sera del disastro siamo andati a bere un caffè in riva al mare, a Casamicciola, punto di riferimento per tutta la zona perchè è dotata di un lungomare per le passeggiate. Anche noi siano andati più volte lì a camminare. Quella piena di fango avrebbe potuto travolgere anche noi. Se ci penso mi vengono i brividi, anche se mi dispiace per chi si è trovato coinvolto» racconta ancora turbato Dario Gazzardi, musicista e scrittore, di San Zeno (Brescia) che si trovava in vacanza sull’isola con la moglie Renata, in un albergo poco distante dalla sfortunata località.

Siamo stati svegliati dalle sirene

«Siamo stati svegliati dalle sirene dei vigili del fuoco e delle autoambulanze in un continuo andirivieni anche dalle eliambulanza. Poi è stato tutto un susseguirsi di telefonate. L’isola è piena di turisti dato le promozioni per i pensionati davvero allettanti e le stazioni termali famose -racconta ancora- Certo io che sono geometra e sono approdato sull’isola per la prima volta vedendo le case di Casamicciola costruite una sull’altra non ho potuto fare a meno di ritenerla una scelta sconsiderata. Considerazione condivisa da chi la vedeva la prima volta come me».

Gli isolani erano preoccupati da giorni

Rivela che gli isolani erano preoccupati da giorni, ricordando quanto era successo nel 2009, quando una piena simile aveva ucciso una giovane donna, e comunque la frequenza delle frane, dato che dopo un lungo periodo di siccità aveva cominciato a piovere a dirotto. «Siamo arrivati 14 giorni fa e per 12 giorni ha continuato piovere con qualche sprazzo di sole -riprende Gazzardi- la montagna si è inzuppata e l’acqua non ha trovato spazio per drenare, già si erano verificate le prime frane. La terra piena d’acqua ha aumentato il peso specifico, ma se ci sono le fondamenta della case tutt’intorno perde la sua compattezza naturale. Lo sanno tutti.

C'era, anche, un vento fortissimo

Da alcuni giorni c’era anche un vento fortissimo. La notte della disgrazia ho avvertito la direzione dell’albergo che il vento aveva spostato dei vasi pesantissimi facendoli cadere. La navigazione era stata sospesa perchè le onde erano alta un metro e mezzo, le scuole chiuse. Qui si parla di tre morti già trovati, ma c’è pessimismo anche per tutti gli altri dispersi. A noi non sembra vero di poter ritornare a casa sani e salvi e che il sole sia tornato a splendere su un’acqua piena di azzurro. E pensare che sull’isola non piove quasi mai» .

Ieri pomeriggio la coppia è riuscita salire sul traghetto e a riprendere la strada di casa, dopo aver vissuto in diretta una terribile tragedia che per fortuna li ha solo sfiorati. «C’è un detto da queste parti che purtroppo vale per ogni dove: a porta scassata mettono porta di ferro, ecco si piange e si rimedia sempre troppo tardi». 

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