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Covid, bresciani all'ospedale di Cremona. "Arrivati già intubati"

Il Maggiore sta fornendo supporto alle strutture sanitare bresciane, ormai oltre il limite. Nell'intervista, il direttore della Terapia intensiva, Enrico Storti, traccia il quadro della situazione.
Il reparto di terapia intensiva a Cremona (Fotolive/Filippo Venezia)
Il reparto di terapia intensiva a Cremona (Fotolive/Filippo Venezia)
Covid, pazienti bresciani ricoverati a Cremona (Fotolive)

L'esplosione di contagi nel Bresciano sta avendo pesantissime conseguenze sulle strutture sanitarie della provincia con la necessità di chiedere supporto ad altri ospedali.   «Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto diversi pazienti dalla zona di Brescia e alcuni di questi sono in terapia intensiva - ha detto ieri il primario di terapia intensiva dell'ospedale Maggiore di Cremona, Enrico Storti -. Gli ospedali bresciani sono sottoposti a una pressione importante che necessita di riadeguamenti organizzativi per far fronte a un numero consistente di malati gravi». «Non siamo preoccupati - ha aggiunto - siamo all'interno di una rete regionale che ha l'obiettivo di distribuire le risorse garantendo cure e standard elevati».

Va invece oltre Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell'azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo: «Negli ultimi giorni abbiamo avuto pazienti che ci vengono dati dalla centrale operativa lombarda provenienti da Brescia. Dopo le ultime call fatte con Regione Lombardia è risaputo che gli ospedali bresciani sono vicini al collasso»; e anche una nota dello stesso ospedale Civile ieri spiegava come «in questi giorni si è assistito ad un costante aumento nel numero dei ricoveri di pazienti Covid positivi».  

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