LA GIUSTIZIA

Disastro ferroviario di Pioltello: dieci persone a processo

Il 25 gennaio morirono tre donne: Ida Milesi, Pierangela Tadini e Alessandra Giuseppina Pirri. Tra i numerosi feriti anche passeggeri bresciani.
L'incidente ferroviario nei pressi della stazione di  Pioltello Limido (Milano), 25 Gennaio 2018. ANSA / MATTEO BAZZI
L'incidente ferroviario nei pressi della stazione di Pioltello Limido (Milano), 25 Gennaio 2018. ANSA / MATTEO BAZZI
L'incidente ferroviario nei pressi della stazione di  Pioltello Limido (Milano), 25 Gennaio 2018. ANSA / MATTEO BAZZI
L'incidente ferroviario nei pressi della stazione di Pioltello Limido (Milano), 25 Gennaio 2018. ANSA / MATTEO BAZZI

Il gup di Milano Anna Magelli ha disposto il processo per dieci persone tra cui Maurizio Gentile, ex ad di Rete ferroviaria italiana e attuale commissario
straordinario per la messa in sicurezza della A24 e A25 e la stessa Rfi, imputate per il disastro ferroviario del 25 gennaio 2018 a Pioltello, nel Milanese, nel quale, in seguito al deragliamento del regionale Cremona-Milano Porta Garibaldi, morirono tre persone e diverse decine rimasero ferite.

Le vittime si chiamavano Ida Milesi, Pierangela Tadini e Alessandra Giuseppina Pirri.

Il processo è stato fissato davanti al tribunale il prossimo 12 ottobre. Il giudice ha rigettato, perché incongrua la pena, la richiesta di patteggiamento a tre anni e mezzo di carcere per un imputato.

Il giudice ha respinto l’istanza di patteggiamento per Ernesto Salvatore, all’epoca responsabile del Nucleo Manutentivo Lavori di Treviglio di Rete Ferroviaria Italiana, che aveva chiesto di patteggiare a tre anni e mezzo di carcere. 

Oltre, poi, a Gentile e alla stessa Rfi, imputata sulla base delle legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, sono state mandate a processo anche altre 7 persone tra dirigenti, dipendenti e tecnici di Rfi: Andrea Guerini, in qualità di responsabile della Linea Sud della Direzione Territoriale Produzione (DTP) di Milano e Marco Albanesi, responsabile dell’Unità di Brescia. Con loro Vincenzo Macello, Moreno Bucciantini, Ivo Rebai, Umberto Lebruto e Marco Gallini.

Gli imputati sono accusati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e violazione delle normative sulla sicurezza. Per la Procura, quello di Pioltello fu un disastro ferroviario causato da una lunga serie di «omissioni» nella «manutenzione» e nella «sicurezza», messe in
atto, per i pm, solo per risparmiare. Una maxi relazione dei consulenti della Procura aveva stabilito, infatti, che l’incidente fu causato dall’ormai noto «spezzone di rotaia» di 23 centimetri che si fratturò nel cosiddetto «punto zero», per «un danneggiamento ciclico irreversibile generato da condizioni
di insufficiente manutenzione».

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