LA MANIFESTAZIONE

Riparte Forme, la sfida di qualità e del gusto nel segno dell'Unesco

Il palco della Regione al servizio di Forme
Il palco della Regione al servizio di Forme
Il palco della Regione al servizio di Forme
Il palco della Regione al servizio di Forme

È stata presentata  la nuova edizione di FORME, la manifestazione dedicata al formaggio, tra antichi saperi, nuove conoscenze e patrimoni Unesco, giunta alla sua sesta edizione.

La manifestazione, dedicata alla valorizzazione e promozione dell’intero comparto lattiero-caseario, prenderà il via venerdì 22 ottobre e continuerà con la sua programmazione fino a domenica 24 ottobre. Diversi gli appuntamenti in calendario che si snoderanno in alcuni luoghi simbolo della città di Bergamo.

Il via all’ex Monastero di Astino con il Dairy Culture and Civilization Forum organizzato da AFIDOP, l’associazione che riunisce i più importanti consorzi di tutela caseari italiani. Il convegno quest’anno ha un particolare valore simbolico perché ricorrono i 70 anni dalla Convenzione di Stresa che nel 1951 ha sancito la nascita delle Denominazioni d’Origine e porterà le testimonianze dirette dei Consorzi di tutela, dei rappresentanti delle Istituzioni e delle Organizzazioni di rappresentanza e affronterà le sfide e le opportunità con cui oggi devono misurarsi le produzioni casearie DOP nazionali. Fare rete per creare opportunità partendo dalla straordinaria ricchezza dei prodotti e dei territori: queste sono le ragioni per cui è nato FORME. E proprio partendo dal concetto di rete torna – con la sua seconda edizione – l’International Creative Summit, a cura del Comune di Bergamo.

“Remember the Future” è il titolo dell’evento di nuovo presso l’ex Monastero Vallombrosano di Astino che con il progetto “La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo” ha vinto la terza edizione del Premio Nazionale del Paesaggio ed è così diventato il candidato dell’Italia per la VII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. Oltre alle tre città Creative Unesco per la Gastronomia, partecipano al summit la Città di Milano, per la letteratura, la svedese Östersund, la boliviana Cochabamba, l’australiana Bendigo e l’americana San Antonio, sempre per il cluster della Gastronomia. Innovazione e valorizzazione del settore lattiero-caseario saranno alla base delle diverse manifestazioni che si divideranno tra divulgazione scientifica, promozione dei prodotti e dei produttori o consorzi e dibattiti, dal vivo ma anche digitali.

Un ricco calendario di appuntamenti quello di “Incontri e Racconti” condotti da professionisti ed esperti del settore, che porteranno il pubblico alla scoperta della civiltà del formaggio, tra tradizioni secolari e nuove sfide digitali, architettura e presidio del territorio, storie di luoghi, di persone e di produzioni che accompagnano l’umanità da millenni. Non mancheranno, inoltre, grandi classici come i “Cheese Labs” a Palazzo Terzi - curati da Maestri Assaggiatori ONAF e sommelier AIS – che presenteranno le specialità casearie delle Cheese Valleys Orobiche e i più importanti formaggi DOP italiani, in abbinamento con i vini della Lombardia, rappresentati dall’associazione Ascovilo, birre e liquori. In quest’ottica, torna Piazza Mercato del Formaggio, la spettacolare mostra-mercato – presente sabato 23 e domenica 24 ottobre nella Loggia porticata di Palazzo della Ragione (Bergamo Alta) – dove poter degustare grandi formaggi ed eccellenti vini, oltre a poterli acquistare per ripetere l’esperienza con gli amici, a casa propria. FORME 2021 ospiterà la terza edizione del concorso nazionale “Stupore ed emozione” in partnership con ONAF (Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio). Due le categorie in gara: “Oltre il formaggio”, premio dedicato ai migliori prodotti caseari elaborati, e “Il Casaro d’Oro”, che premierà le Denominazioni d’Origine, i prodotti storici e i produttori. In occasione della premiazione del concorso verrà consegnata dal presidente nazionale di ONAF, Pietro Carlo Adami, al sindaco Giorgio Gori una targa per il riconoscimento di Bergamo come Città del Formaggio 2021.

Continua ad arricchirsi anche il Virtual Cheese Expo, il “Museo Virtuale” visitabile sul sito www.progettoforme.eu dove conoscere i più importanti formaggi italiani e alcune specialità casearie delle Città Creative Unesco. Spazio anche alla solidarietà: torna anche per questa edizione l’iniziativa “Il formaggio alimenta la ricerca” in collaborazione con la Onlus ARMR (Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare). FORME organizza infatti una raccolta fondi a favore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, offrendo al pubblico una selezione delle specialità casearie in cambio di una donazione e organizzando la raccolta con l’allestimento di gazebo nelle piazze principali della Città.

FABIO ROLFI – Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione

Lombardia Ringrazio gli organizzatori che hanno saputo innovare la proposta di Forme 2021 in base al contesto in cui stiamo vivendo. La Lombardia è una delle più importanti terre di formaggi a livello internazionale. Possiamo vantare le più grandi Dop conosciute, così come piccole produzioni di qualità straordinaria che identificano un territorio e richiamano storie che si perdono nella notte dei tempi. Forme è la giusta vetrina per farle conoscere in Italia e nel mondo. Il settore agroalimentare sta guidando la ripresa economica e ancora una volta la Lombardia, prima regione agricola d’Italia, vuole essere protagonista.

GIORGIO GORI – Sindaco di Bergamo

DOP, 3 presidi slow food, un’arte casearia riconosciuta in tutto il mondo, grazie al titolo di Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, assegnato a sole 25 città in tutto il pianeta, 3 in Italia: FORME è la celebrazione di tutto questo, di un sapere tutto bergamasco che ha radici lontane e che ha influenzato parte del nord Italia e la Valle del Po. FORME è anche l’appuntamento annuale che valorizza e mette in vetrina la scommessa di un’alleanza tra città e territorio provinciale, tra capoluogo e le sue Valli: Bergamo che stringe una collaborazione bella e vitale con le proprie montagne, le riconosce come proprio patrimonio e decide di valorizzarlo, in giro per il mondo. Tra pochi giorni, precisamente il 21 di ottobre, Bergamo entrerà nel primo grande distretto gastronomico del nostro Paese, costruito con Parma e Alba, le altre due città creative UNESCO italiane per la gastronomia: il tartufo, il vino delle Langhe, il prosciutto e il parmigiano del Parmense, i formaggi della bergamasca stringono un’alleanza impensabile fino a qualche anno fa. Il 22 ottobre sarà poi Bergamo a organizzare l’appuntamento annuale del network delle città Creative UNESCO, attirando su di sé l’attenzione delle Amministrazioni e delle delegazioni di tutto il mondo: stiamo lavorando perché la nostra città sia sempre più riconosciuta nel mondo, perché quella notorietà guadagnata con la vicenda covid19 si riempia sempre di più di contenuti positivi, per essere sempre più attrattivi. Ecco, alla base di tutto questo processo, di questo lavoro c’è FORME: come Amministrazione abbiamo riconosciuto subito, qualche anno fa, la validità dell’idea alla base di questa manifestazione, l’abbiamo sposata con convinzione, l’abbiamo portata a Parigi nella sede del Patrimonio Mondiale dell’Umanità e ora cerchiamo di diffonderla in tutto il mondo. Perché questi siamo noi, la nostra storia, il nostro territorio, anche il nostro futuro, sostenibile e che si apre alle nuove generazioni. Gustiamoci allora quest’edizione di FORME.

GIOVANNA PRANDINI – Presidente Ascovilo

Vini e formaggi condividono la storia e la tradizione di un territorio unico, dove l’aria, la terra e una conoscenza antica hanno permesso di creare eccellenze enogastronomiche. L’obiettivo è di favorire e promuovere la conoscenza dei marchi DOP e IGP, ma anche di mostrare il frutto della dedizione al lavoro che fa parte della nostra cultura dove non solo si tramanda una tradizione ma si innova e si guarda al mercato condividendo una strategia”, così Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo l’associazione che raccoglie 13 consorzi vitivinicoli della Lombardia. “Solo azioni corali e non individualistiche possono rafforzare la conoscenza dei Vini e dei formaggi di Lombardia al fine di creare nel consumatore maggiore consapevolezza rispetto all’importanza del settore agroalimentare regionale quale eccellenza nazionale - ha sottolineato la presidente di Ascovilo -. I vini e i formaggi non sono fatti per stare da soli in degustazioni meramente tecniche, ma per stare insieme, valorizzando il gusto e la qualità certificata di due filiere che sono i pilastri della nostra agricoltura. Una filiera di grande qualità. L’unione tra i prodotti di eccellenza servirà a diffondere la conoscenza sia delle grandi realtà produttive, sia di vere e proprie nicchie di eccellenza del territorio regionale.

ANTONIO AURICCHIO – Presidente AFIDOP

Il patrimonio di formaggi DOP e IGP italiani è ineguagliabile: per tipologia di prodotti, freschi, stagionati, morbidi, duri o semiduri, a pasta filata, cruda o cotta, per tipologia di latte impiegato, vaccino, di bufala, ovino o caprino, per area geografica rappresentata; praticamente in ogni Regione italiana esiste una produzione a Denominazione di Origine. Una diversità unica resa possibile grazie alla capacità di trasformazione delle nostre Aziende che hanno saputo conservare e tramandare queste produzioni. Un patrimonio di formaggi buonissimi che il mondo ci invidia e che dobbiamo promuovere e tutelare in ogni sede possibile, nazionale o estera che sia. Per questo motivo AFIDOP è presente a Forme. Una manifestazione che affonda le sue radici nel territorio bergamasco e lombardo in generale – culla di importanti produzioni casearie - ma che oggi è incentrata sulla valorizzazione dell’intero patrimonio caseario italiano alla quale i formaggi DOP non potevano mancare. La partecipazione di AFIDOP a questa edizione è più che mai opportuna se consideriamo che quest’anno cade il settantesimo anniversario della firma della Convenzione di Stresa che ha introdotto la tutela delle denominazioni dei formaggi e che è stata la base dell’attuale normativa europea di tutela delle Indicazioni Geografiche. Una ricorrenza che va festeggiata e che si inserisce perfettamente nel solco della manifestazione il cui tema conduttore è “Forme Future - Antichi saperi e nuove conoscenze” e che, quindi, ci dà l’occasione di condividere riflessioni, opportunità e sfide che – a 70 anni dall’avvio di questo importante percorso – si trovano di fronte oggi le produzioni casearie DOP; un comparto costituito oggi da 53 formaggi che a livello nazionale rappresentano la metà della produzione casearia italiana e che si rafforzano sempre più nei mercati esteri, segno del grande apprezzamento e riconoscimento dato ai nostri formaggi.

FRANCESCO MARONI – Presidente Progetto FORME

FORME può finalmente tornare ad animare alcuni dei luoghi più caratteristici di Bergamo, con appuntamenti ed incontri dal vivo. Il grande successo dell’edizione digitale 2020 ha però reso evidente l’importanza di creare contenuti online, fruibili da tutti e in tutto il mondo in qualsiasi momento. Per questo, sul sito del progetto FORME, è visitabile l’esposizione virtuale permanente dei grandi formaggi DOP italiani e quelli delle Città Creative UNESCO che quest’anno si arricchisce di nuove specialità, così da creare una sorta di enciclopedia dell’intera produzione casearia d’eccellenza italiana in abbinata ad alcuni tra i più prestigiosi formaggi internazionali. Sempre con l’obiettivo di dare ampia visibilità al territorio e alla filiera lattiero-casearia, diversi professionisti ed esperti del settore saranno i protagonisti di alcuni appuntamenti in diretta streaming, alla scoperta della civiltà del formaggio, tra tradizioni secolari e nuove sfide digitali. La pandemia da Covid ha reso evidente l’importanza di una rivoluzione digitale, anche nel nostro settore, e come FORME vogliamo farci portavoce di questa trasformazione integrando in un’unica manifestazione momenti in presenza con appuntamenti online.

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