Nadia Fanchini super
Si prende l’Olimpiade
nel podio tutto azzurro

La gioia di Nadia Fanchini dopo la prova: nella storia con le azzurre
La gioia di Nadia Fanchini dopo la prova: nella storia con le azzurre
Sci, tripletta azzurra

Angiolino Massolini BAD KLEINKIRCHHEIM (Austria) Una gara da urlo nel giorno del ritorno della valanga rosa. Nadia Fanchini chiude terza la discesa libera di Bad Kleinkirchheim, in Austria, dietro le compagne di nazionale Sofia Goggia e Federica Brignone. E in pratica guadagna il pass per i Giochi invernali in Corea del Sud, in programma dal 9 al 25 febbraio. Un podio interamente tricolore durante le premiazioni eseguite dal grandissimo Franz Klammer, il discesista austriaco degli anni ’70. È la prima volta che in discesa libera femminile l’Italia piazza 3 atlete nei primi 3 posti in Coppa del Mondo. E nel giorno in cui lo sci alpino azzurro riscrive la storia mondiale, Nadia Fanchini è tra le protagoniste di una giornata memorabile, forse irripetibile. ERA DALLA FINE degli anni ’70 e dall’inizio degli ’80 che lo sci alpino italiano femminile non centrava un’impresa del genere. Quasi 40 anni fa Claudia Giordani (3 vittorie e 15 podi), Daniela Zini (2, 11), Maria Rosa Ninna Quario (4, 15) e Wilma Gatta siglarono alcuni risultati di grande prestigio guadagnando le posizioni di vertice dello sci mondiale. Stavolta però Sofia Goggia, Federica Brignone e Nadia Fanchini hanno monopolizzato il podio. E anche il più tiepido dei tifosi non puà che infiammarsi di fronte a un exploit del genere. Sulla pista che porta il nome di Franz Klammer, uno dei più grandi discesisti di tutti i tempi, l’Italia ha fatto qualcosa di impensabile. La gara è stata accorciata di 250 metri per le bizze del tempo, che non ha concesso tregua sia durante la prova cronometrata vinta da Sofia Goggia sia nel corso della gara. Che ha portato alla ribalta due giovani di Grand’Italia e una veterana di temperamento e classe cristallina come la nostra Nikky, che ha tirato fuori gli artigli conquistando il 13° podio della carriera a quasi 2 anni dalla vittoria ottenuta a La Thuile, in Valle d’Aosta. NELLA CLAMOROSA tripletta italiana c’è molto di bresciano: oltre alla nostra magnifica Nadia Fanchini, che si è messa al collo la medaglia di bronzo, sul gradino più alto del podio è salita Sofia Goggia, nata e residente a Bergamo ma diventata campionessa al Rongai Pisogne di patron Enrico Serioli sotto la guida tecnica di Devid Salvadori, attuale fidanzato di Nadia Fanchini. Nel giorno in cui la storia dello sci italiano archivia una giornata da sogno, la nostra Nadia Fanchini ha compiuto un autentico miracolo: all’ottava gara dopo la lunga assenza per l’ennesimo infortunio della sua carriera, ha centrato un piazzamento incredibile dopo il 5° posto nel supergigante di sabato. Il fatto più sorprendente è il comportamento tenuto per due giorni di seguito su neve molle e sotto una fitta nevicata, condizioni che l’azzurra di Montecampione ha sempre sofferto. Partita con la solita grinta, è stata quindicesima al primo rilevamento. È stata poi dodicesima a 90,700 chilometri orari, nonostante un piccolo sbaglio sul salto. Ha però trovato la forza per ricomporsi e aggredire la pista con rabbia. Quando si buttano in pista coraggio e cuore, l’errore è dietro l’angolo e Nadia Fanchini ha commesso un paio di errorini, senza i quali avrebbe forse guadagnato la seconda posizione. Come nel giorno prima in supergigante, la sua discesa è stata tutta un crescendo di memoria rossiniana. Al secondo intertempo ha scalato 7 posizioni con la nona prestazione parziale. Poi ne ha guadagnate altre 4 con il quarto tempo e nell’ultimo tratto ha agganciato il podio finendo alle spalle delle compagne di squadra Sofia Goggia e Federica Brignone. Dopo essere stata quinta il giorno prima in superG, è migliorata moltissimo anche in libera. Ora la convocazione per le prove veloci dei Giochi Olimpici sud-coreani è praticamente certa. La sempre più convincente francese Tiffany Gauthier ha concluso quarta davanti a Tina Weirather (Lichtenstein). Ha completato il trionfo azzurro Marta Bassino, decima al traguardo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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