ITALIA

Soprusi in classe,
maestro finisce
ai domiciliari

Ha perso la pazienza. Davanti al gip si è scusato per quelle urla in classe e per le reazioni, per i pugni dati sul banco e ha ammesso di essersi messo allo stesso livello dei suoi scolari. Di quelli che ogni giorno lo sbeffeggiavano e lo offendevano. Ha cercato di spiegare, depositando una memoria scritta, le ragioni di quel comportamento sopra le righe, quello che è stato ripreso dalle telecamere posizionate all’interno dell’aula. Ma è un maestro elementare e avrebbe dovuto controllarsi. Maltrattamenti l’accusa per l’insegnante di una scuola della Bassa che da alcuni giorni è agli arresti domiciliari sulla base di un’ordinanza di custodia chiesta dal pm Giovanni Pietro Pascucci e firmata dal giudice per le indagini preliminari Paola Vacca. E che ieri è comparso in tribunale, difeso dall’avvocato Stefano Gomiero, per l’interrogatorio di garanzia. Frasi offensive di un paio di scolari che minavano la sua professionalità e reiteratamente era messo a dura prova. Così è sbroccato, ha perso la pazienza, ma ha negato di aver mai messo le mani addosso ai bambini, ha negato di aver strattonato o malmenato i piccoli. 

Suggerimenti