Balotelli in campo
con la figlia: «Pia è un
sogno che si avvera»

Balotelli ieri con la maglia del Brescia, insieme alla figlia con i colori del Napoli.Al San Paolo il centravanti della Leonessa ha segnato e lavorato per la squadraSuperMario entra in campo accompagnato dalla piccola Pia prima del fischio d’inizio AGENZIA FOTOLIVEPalla in rete: è il primo gol da giocatore del Brescia. Una prodezza che non basterà a evitare la sconfitta
Balotelli ieri con la maglia del Brescia, insieme alla figlia con i colori del Napoli.Al San Paolo il centravanti della Leonessa ha segnato e lavorato per la squadraSuperMario entra in campo accompagnato dalla piccola Pia prima del fischio d’inizio AGENZIA FOTOLIVEPalla in rete: è il primo gol da giocatore del Brescia. Una prodezza che non basterà a evitare la sconfitta
Balotelli ieri con la maglia del Brescia, insieme alla figlia con i colori del Napoli.Al San Paolo il centravanti della Leonessa ha segnato e lavorato per la squadraSuperMario entra in campo accompagnato dalla piccola Pia prima del fischio d’inizio AGENZIA FOTOLIVEPalla in rete: è il primo gol da giocatore del Brescia. Una prodezza che non basterà a evitare la sconfitta
Balotelli ieri con la maglia del Brescia, insieme alla figlia con i colori del Napoli.Al San Paolo il centravanti della Leonessa ha segnato e lavorato per la squadraSuperMario entra in campo accompagnato dalla piccola Pia prima del fischio d’inizio AGENZIA FOTOLIVEPalla in rete: è il primo gol da giocatore del Brescia. Una prodezza che non basterà a evitare la sconfitta

Non è la prima volta che Mario Balotelli pranza a Napoli. Stavolta non lo fa nella maniera consueta, le gambe sotto la tavola, gli amici: nella città partenopea ne tiene parecchi. A Posillipo sta anche la piccola Pia, la figlia avuta da Raffaella Fico, una bambina dai lineamenti finissimi e dal sorriso contagioso. Lo si vede quando Balo, a sorpresa, entra in campo con il suo gioiellino in braccio: papà con la divisa del Brescia, lei con quella del Napoli per non scontentare nessuno: «Un sogno che si avvera», scrive Balo sul suo profilo Instagram ed è una frase seguita da un cuore rosso. Poi l’hashtag #pia e si passa alla partita: «Grazie a tutti i tifosi del @brescia_calcio venuti fin qua». E aggiunge: «La sconfitta fa sempre male ma a testa alta andiamo avanti con voglia e determinazione. Bravi ragazzi!», conclude rivolto ai compagni e il post, prima dei quasi 3.000 commenti (poi in aumento), ha un pallino bianco e uno azzurro. Un altro segno d’amore. In campo non sono tutti cuoricini rossi e pallini bianchi e azzurri. I fischi dagli spalti piovono già alla prima palla toccata, alla prima iniziativa il San Paolo è un coro assordante. BALO scatta sulla sinistra, pianta in asso Di Lorenzo, entra in area e cerca il diagonale mancino: sul fondo. I fischi sono di paura. Sì, Balotelli fa paura anche alle grandi d’Italia. Alla Juventus, martedì; al Napoli, che pure gioca in casa di fronte a 45 mila persone. I calciatori del Napoli non gli negano... trattamenti di riguardo. Allan, a metà tempo, gli rifila un calcetto da dietro di quelli che magari si notano poco, ma chi li prende li sente, eccome. Balotelli soffre come il resto del Brescia. Ma la sua sofferenza è una conseguenza. Uno come lui non va lasciato solo là davanti, magari confinato a sinistra. Nella ripresa, infatti, il Brescia cambia e SuperMario ha molte più possibilità di incidere. Al 4’, su punizione, impegna Ospina. E al 22’ fa centro con una torsione aerea da applausi, su angolo di Tonali. Poi sfiora il pari in altre 2 circostanze: di testa al 29’ su cross dalla destra di Sabelli e con un destro al volo al 36’ su punizione di Tonali. «QUESTA RETE è molto importante per lui - dice Eugenio Corini -. Mario sta crescendo nella condizione e nella coesione con la squadra. È un ragazzo di qualità e ai ragazzi di qualità chiedo sempre di più. Sarà lo stimolo che gli darò quotidianamente». «Voi dovreste vederlo con noi - a parlare è Dimitri Bisoli -: un ragazzo disponibile, umile, con una voglia incredibile di lavorare e di mettersi a disposizione del gruppo. Spero che questo gol sia il primo di una lunga serie». Alla fine Mario si inalbera per un paio di decisioni dell’arbitro Manganiello, ma la sua reazione rimane circoscritta a un’iniziale stizza. I compagni in campo e dalla panchina lo invitano alla calma. Alla fine Balo aspetta cross, ne spizza un paio per servire Matri e Donnarumma, cercando il guizzo per il 2-2. Che non arriverà. Ma Balotelli c’è, anche se in questo pranzo napoletano, nonostante Pia e il gol, i cuoricini rossi, i pallini bianchi e azzurri da social, prevale il retrogusto amaro. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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