Terrazza panoramica
con vista sulla
«pattumiera» d’Europa

di Valerio Morabito
Un rendering dell’aspetto futuro del sito di smaltimento esauritoL’aspetto della collina verde che sorgerà sopra la montagna di rifiuti della Edilquattro: potrà ospitare anche spettacoli ed eventi all’aperto
Un rendering dell’aspetto futuro del sito di smaltimento esauritoL’aspetto della collina verde che sorgerà sopra la montagna di rifiuti della Edilquattro: potrà ospitare anche spettacoli ed eventi all’aperto
Un rendering dell’aspetto futuro del sito di smaltimento esauritoL’aspetto della collina verde che sorgerà sopra la montagna di rifiuti della Edilquattro: potrà ospitare anche spettacoli ed eventi all’aperto
Un rendering dell’aspetto futuro del sito di smaltimento esauritoL’aspetto della collina verde che sorgerà sopra la montagna di rifiuti della Edilquattro: potrà ospitare anche spettacoli ed eventi all’aperto

Una terrazza panoramica con vista sulla pattumiera d’Europa. Un belvedere con tanto di ristorante e bar con tavolini all’aperto sulla cima di una montagna di rifiuti mimetizzata con un bosco di pianura. E per abbellire la prospettiva una scultura-monumento. Su cui qualcuno sta già ironizzando chiedendosi: «Sarà dedicata al discaricatore ecologico ignoto?». In effetti sta suscitando più sarcasmo che polemiche il progetto di recupero ambientale della discarica di rifiuti inerti della Edilquattro a Vighizzolo. Concluso il conferimento, il proprietario ha avviato le procedure di chiusura, varando anche un piano di riqualificazione dell’area. Dopo aver sepolto oltre 870 mila metri cubi di rifiuti, è prevista la riforestazione di un’area di 55 mila metri quadri. «I versanti rivolti verso l’interno dell’Ate 43 – si legge nella relazione del progetto – mostrano percorsi di risalita di diversa pendenza anche adatti ad attività sportive e gradonate che possono funzionare da tribune per eventi culturali». Il cimitero dei rifiuti insomma, potrebbe in futuro ospitare anche spettacoli ed eventi teatrali. L’aspetto più singolare del piano è quello che riguarda la sommità. «Verrà trattata in maniera speciale con la creazione di una terrazza panoramica attrezzata con un locale di ristoro e un elemento scultoreo sulla cima - viene spiegato nel progetto -. Da qui è possibile osservare tutto il paesaggio circostante nella sua eterogeneità». Unico dettaglio - non trascurabile - è che il belvedere si affaccerà sulla brulla campagna di Vighizzolo punteggiata da discariche e cave. Lo studio dei proprietari della Edilquattro analizza anche la «fruibilità» del sito. «Si possono fare delle ipotesi basate sulle caratteristiche morfologiche dell’area – è specificato nel documento inoltrato a Provincia e Regione – ma che devono essere verificate attraverso il coinvolgimento dei soggetti proprietari confinanti e avallate dall’amministrazione pubblica senza prescindere dalla possibilità di scelte partecipate con la comunità». Così, come esempi, vengono elencate una serie di attività che potrebbero essere svolte nel cuore dell’Ate 43 di Vighizzolo. «Coinvolgendo le discariche limitrofe recuperate attraverso un progetto unitario – è stato messo in evidenza nel progetto – potrebbe essere proposta la realizzazione di un grande parco sportivo con tutte le attività outdoor compatibili, come mountainbike, golf, running, equitazione, tennis e calcio». PER SOSTENERE queste ipotesi, all’interno del progetto sono state elencate una serie di ripristini ambientali già effettuati in discariche tra la Polonia, Giappone, Inghilterra, Belgio, Germania e Spagna. Infine, all’interno del piano di ripristino ambientale della discarica di inerti Edilquattro, sono state elencate le piante da sistemare nella zona. Tra queste ci sono tigli, carpini, aceri, ciliegi e noccioli. Anche se vale la pena ricordare che gli inquilini dell’Ate 43, da quando esistono le discariche e cave a Vighizzolo e Rò, fanno fatica a realizzare la famosa mitigazione ambientale dell’area.

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