Uccisa a bastonate, domani l’incarico per l’autopsia

di M.P.
La salma di Mara Facchetti dopo il ritrovamento nei campi
La salma di Mara Facchetti dopo il ritrovamento nei campi
La salma di Mara Facchetti dopo il ritrovamento nei campi
La salma di Mara Facchetti dopo il ritrovamento nei campi

In quella che per molti versi sembra una vicenda già chiusa, sora si avvicina l’ora degli accertamenti di medicina legale. Sarà conferito domani l’incarico ai medici che si occuperanno dell’autopsia sul corpo di Mara Facchetti. Il cadavere martoriato della 46enne è stato trovato venerdì mattina in un campo di Azzano Mella. Non sembra esserci alcun dubbio sul fatto che sia stata colpita in modo molto violento con un bastone. A impugnarlo, Mustafa El Chani, il 32enne marocchino, con cui la vittima stava cercando di troncare una relazione sempre più pesante da sostenere. El Chani, dopo l’omicidio di Mara Facchetti si è tolto la vita impiccandosi in un parco giochi, sempre ad Azzano Mella, a circa un chilometro e mezzo di distanza da dove, in un campo, è stato trovato il corpo senza vita della donna. Il 32enne, a Brandico era conosciuto negli ambienti della droga. Proprio per questo ci saranno anche accertamenti di natura tossicologica. Anche solo per capire le ragioni di tanto accanimento verso Mara Facchetti. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Verolanuova che sin dalle ore successive alla scoperta dei primi segni della tragedia, hanno chiarito la vicenda. Un fatto che è andato ad abbattersi su una famiglia, quella di Mara Facchetti, già segnata, nel 1993 dalla morte violenta del padre della donna uccisa ad Azzano. SE ALLORA L’ORRORE fu davvero tanto, per le modalità, in cui morì il genitore, stavolta non è da meno. Nel dramma più recente non ci sono state solo le bastonate e tutta la violenza che si è abbattuta sulla 46enne. Si sono aggiunti, tra l’omicidio e il suicidio, i messaggi vocali che El Chani ha inviato a un’amica e alla madre di Mara Facchetti. Quest’ultimo, in particolare, mandato di notte e letto solo la mattina della scoperta del dramma, sembra rivelare le ragioni per cui Mustafa El Chani avrebbe ucciso. «Volevate allontanarci a tutti i costi. Ora lei è morta». Queste alcune delle parole registrate dal 32enne nel messaggio inviato dal cellulare di Mara. L’autopsia, infine, consentirà anche alla magistratura di dare il nullaosta per la sepoltura. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti