Florida, festa hardcore vietata E lo stop accende le polemiche

di Valerio Morabito
Una serata organizzata nei mesi scorsi al Florida di Ghedi
Una serata organizzata nei mesi scorsi al Florida di Ghedi
Una serata organizzata nei mesi scorsi al Florida di Ghedi
Una serata organizzata nei mesi scorsi al Florida di Ghedi

È scontro tra i gestori del Florida e le istituzioni per lo svolgimento degli spettacoli all’interno della discoteca di Ghedi: è stato infatti annullato un evento che avrebbe richiamato nel paese della Bassa migliaia di giovani provenienti da tutto il Nord Italia. La notizia arriva alla vigilia del «Millennia-Eternal hardcore» in programma stasera al Florida; il raduno degli appassionati di musica hardcore è stato annullato su disposizione della Commissione pubblico spettacolo convocata della Prefettura che ha riscontrato la mancanza di una serie di certificazioni e autorizzazioni. SI TRATTA dell’ultima di una serie di problematiche sollevate dalle autorità competenti. In primo luogo la discoteca non sarebbe in regola con il certificato di prevenzione incendi: il documento era stato revocato su segnalazione dell’Arma. Il provvedimento era scattato dopo il rapporto dei carabinieri che aveva evidenziato violazioni delle normative antincendio e di agibilità (alcune uscite di emergenza erano chiuse con un lucchetto) e di quelle riguardanti i rapporti di lavoro del personale (30mila euro di multa per lavoro nero). AD AGGRAVARE ulteriormente la situazione, l’esito del controllo della notte tra il 27 e 28 luglio del 2019 quando la discoteca avrebbe avuto più persone del consentito: 4mila al posto di 2mila persone. I gestori del locale hanno fatto ricorso al Tar contro la chiusura; in una udienza preliminare il Tribunale amministrativo regionale ha dichiarato inagibile solo la parte esterna del locale e il Florida è stato riaperto. Ora è però arrivata a la decisione della Commissione pubblico spettacolo che ha detto no all’evento di questa sera. Lo stop ha scatenato la reazione dei titolari del Florida: «È ormai palese che le istituzioni non vogliono eventi hardcore nel nostro locale - spiegano su Facebook -. Nonostante la sentenza del Tar rischiamo dopo un quarto di secolo di attività la revoca definitiva della licenza» • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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