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Privacy in rete:
una guida per
non fare errori

Federica De Stefani
Federica De Stefani
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Federica De Stefani

Il processo di adeguamento al GDPR (acronimo di General Data Protection Regulation) riguarda anche il mondo online. Questo significa che è necessario conoscere le caratteristiche tecniche dello strumento che si utilizza ed è indispensabile avere dimestichezza con le norme giuridiche che tutelano i dati personali. Incrociando questi due diversi aspetti si arriva a comprendere esattamente come poter promuovere il proprio business, senza incorrere in violazioni che espongono a sanzioni milionarie. Il GDPR per il marketing e il business online (Hoepli editore), scritto da Federica De Stefani – avvocato, esperta in diritto delle nuove tecnologie, diritto civile, contrattualistica nazionale e internazionale e privacy -, ha esattamente questa finalità. E si propone come guida pratica per tutti coloro che vogliono promuovere la propria presenza in Rete nel rispetto della normativa sulla privacy. “Il GDPR rappresenta una vera e propria svolta epocale per due diverse ragioni – inquadra De Stefani, docente a contratto presso l’Università degli studi di Roma Unitelma Sapienza -. In primo luogo i dati personali vengono messi al centro di tutto l’impianto normativo e vengono qualificati come ‘diritti fondamentali dell’uomo’. In secondo luogo, la normativa cambia completamente approccio rispetto al passato e punta sul principio di responsabilizzazione del soggetto che tratta i dati, fornendo principi generali che lo stesso dovrà applicare in concerto”. “Questo significa che le norme indicano cosa fare ma non specificano come farlo – spiega -. Il Regolamento Europeo 679/2016 insiste proprio su questo aspetto. Colui che tratta i dati è l’unico soggetto che, conoscendo meglio di qualsiasi legislatore la propria realtà, è in grado di individuare le misure idonee e adeguate per la realizzazione in concreto di quella protezione che richiede appunto il GDPR. Si punta alla sostanza e non già alla forma. È evidente che in un sistema così strutturato emerge la responsabilizzazione del singolo, che dovrà procedere, quindi, a un’analisi specifica e dettagliata della propria realtà e da questa partire per individuare le misure concrete da adottare per il rispetto della normativa”.

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