IL PROGETTO

Andrea Gibelli, FNM e l'obiettivo zero emissioni

By Athesis Studio

Il Presidente FNM, Andrea Gibelli, racconta la centralità del progetto #H2iseO per raggiungere l’obiettivo zero emissioni.

Andrea Gibelli: FNM in prima linea per il raggiungimento dell’obiettivo zero emissioni

Andrea Gibelli è intervenuto all’evento "Idrogeno e Green Economy. Strategie, Investimenti e Tecnologia”, organizzato da RCS Academy in collaborazione con il Corriere della Sera. Il Presidente FNM, insieme ad altri esperti del settore, ha spiegato come il progetto H2iseO, che prevede la costruzione della prima Hydrogen Valley italiana in Valcamonica, sia fondamentale per FNM al fine del raggiungimento delle zero emissioni da qui al 2050. 

 

Andrea Gibelli spiega il progetto H2iseO di FNM

FNM ha posto le basi per uno dei progetti più ambiziosi ideati recentemente in Europa. Gibelli e l’azienda di trasporti da lui capitanata, con la collaborazione di Trenord, A2A, Snam e Enel Green Power, vogliono fare della Lombardia e più precisamente della Valcamonica un possibile modello da replicare, ove le condizioni lo consentano, non solo in Italia ma anche in Europa.

FNM ha deciso di investire oltre 160 milioni per l’acquisto di 6 elettrotreni alimentati a idrogeno, con l'opzione per la fornitura di altri 8, per un totale di 14 convogli. Un progetto ambizioso che vuole garantire alla Valcamonica un sistema di mobilità interamente decarbonizzato.

 

Andrea Gibelli: “La Valcamonica è il luogo ideale per l’utilizzo dell’idrogeno”

Il Presidente di FNM ha dichiarato, alla tavola rotonda realizzata in occasione dell’evento "Idrogeno e Green Economy. Strategie, Investimenti e Tecnologia”, come le zone del Sebino e della Valle Camonica siano ideali per l’utilizzo di treni alimentati ad idrogeno. La zona presa in considerazione, infatti, ha due peculiarità principali: la presenza di infrastrutture di proprietà di FNM da sfruttare per le opere di infrastrutturazione necessarie; la presenza di centrali energetiche in prossimità di Brescia, Iseo e Edolo.

FNM ha quindi l’opportunità di sfruttare questi aspetti fondamentali per costruire una filiera che, in questo particolare caso, è guidata da chi consuma, quindi dalla domanda, e non da chi produce, ossia dall’offerta.

 

Andrea Gibelli: “Bisogna ridurre al minimo l’utilizzo di idrogeno blu”

Gibelli nel corso del suo intervento al Corriere della Sera ha inoltre spiegato come FNM stia lavorando con i propri partner per ridurre al minimo l’utilizzo dell’idrogeno blu a favore dell’idrogeno verde: "Un intero territorio che vuole guardare all’utilizzo dell'idrogeno in modo significativo significa costruire filiere non solo sulla mobilità pubblica ma anche sull'industria e sulla logistica per andare verso la neutralità climatica. Questo è un grande obiettivo che può essere raggiunto se la domanda dell'idrogeno è certa.".

Il Presidente FNM ha spiegato come l’idrogeno blu produca Co2, mentre l’idrogeno verde, il cosiddetto idrogeno da elettrolisi, sia a sostenibile al 100%. FNM si sta muovendo anche per far fronte allo stoccaggio delle Co2 prodotta dall’idrogeno blu, valutando nuovi tipi di opportunità con le società con le quali sta collaborando.

 

Andrea Gibelli: “La Valcamonica come modello da seguire”

Il progetto ideato da FNM, che prevede la totale decarbonizzazione del trasporto pubblico locale in Valcamonica, è senza dubbio uno dei progetti più innovativi presenti al momento in Europa. Proprio per questo motivo Andrea Gibelli vorrebbe che il progetto H2IseO fosse preso a modello in Italia e in Europa per un futuro più sostenibile: “Il Sebino e la Valle Camonica presentano le giuste condizioni per l’utilizzo dell’idrogeno, con il coinvolgimento di tutto il territorio nel suo complesso, in una logica di filiera e di economia circolare. La forte componente di innovazione che caratterizza il progetto H2IseO, primo esempio di totale decarbonizzazione del trasporto pubblico locale, lo candida a diventare un modello da replicare in altre zone del Paese”.

Il Presidente FNM ha infine spiegato come il nome del progetto H2iseO non rappresenti assolutamente un claim pubblicitario per richiamare l’attenzione del pubblico, ma sia semplicemente la sintesi di un progetto che non prevede l’utilizzo di carburanti fossili, ma che coinvolge il territorio.