sicurezza sul lavoro

Formazione e qualifica PES, PAV e PEI per i lavori elettrici

By Athesis Studio

La formazione relativa alla sicurezza sul lavoro è un obbligo sancito dal D. Lgs. n. 81 del 2008, ed è finalizzata ad aumentare il livello di sicurezza delle aziende del nostro Paese. Il corso pes pav pei e il suo aggiornamento, però, non sono previsti in maniera esplicita dal Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro. In questo caso, infatti, il riferimento normativo è rappresentato dalla Norma CEI 11-27 dedicata ai lavori su impianti elettrici. Che cosa spiega dunque la normativa in proposito? È quello che scopriremo nelle prossime righe.

La norma dedicata ai lavori elettrici

Come si è accennato, il D. Lgs. n. 81 del 2008 non parla direttamente di PES, PAV e PEI; tuttavia l’articolo 82 del decreto in questione stabilisce che siano permessi i lavori elettrici quando le tensioni sulla quali si opera siano di sicurezza, in base a ciò che è previsto dallo stato della tecnica o se i lavori vengono effettuati rispettando condizioni specifiche. Quali? Una prevede che i lavori su parti in tensione debbano essere affidati a lavoratori che siano abilitati e che siano stati riconosciuti dal datore di lavoro come idonei a questa attività in base alla norma tecnica di riferimento.

Le norme entrate in vigore nel 2014

Nel 2014 sono entrate in vigore due norme sul tema: la CEI EN 50110-1 e la CEI 11-27 IV edizione. Entrambe queste normative stabiliscono i parametri che occorre rispettare per conseguire la qualifica di PES, PAV e PEI. Per chi non lo sapesse, la sigla PES sta a indicare la Persona Esperta, mentre la sigla PAV corrisponde alla Persona Avvertita. Per tutte e due le figure, i requisiti da rispettare sono quelli indicati dalla norma CEI 11-27, con riferimento in particolare alla pregressa esperienza di lavoro. PES e PAV, infatti, devono essere consci delle situazioni che contraddistinguono almeno una tipologia di lavoro elettrico e di quasi tutte le situazioni ricorrenti o meno nello svolgimento delle mansioni. Per quel che riguarda l’istruzione e la formazione, invece, è richiesta la conoscenza degli impianti elettrici e delle norme di sicurezza a essi dedicate. Inoltre, PES e PAV devono essere in grado di riconoscere i pericoli e i rischi correlati ai lavori elettrici. Infine, nel novero dei requisiti di tali figure ci sono la precisione, l’attenzione, l’equilibrio fisico e psicologico e tutte le altre caratteristiche che contribuiscono a rendere il lavoratore affidabile.

Che differenza c’è tra PAV e PES

Tra PAV e PES, la sola differenza ha a che fare con il livello di padronanza che le due figure hanno dei requisiti in questione. In particolare, per il ruolo di PAV non è necessario essere totalmente in possesso delle qualità indicate; è sufficiente avere conoscenze di base o possedere le qualità in misura parziale. Diverso è il discorso, invece, per la qualifica di PES: in tal caso, infatti, è richiesto il pieno possesso delle caratteristiche indicate. È proprio il PES, per altro, che ha il compito di istruire le PAV, fornendo loro il supporto di cui hanno bisogno e provvedendo a organizzare il lavoro in condizioni di sicurezza.

Chi dà la qualifica di PES e PAV

È direttamente il datore di lavoro che attribuisce la qualifica di PAV e di PES attraverso un atto ufficiale scritto o un modulo di nomina in cui devono essere segnalate le tipologie di lavoro per le quali si può ritenere idoneo il soggetto in funzione dei requisiti. Nella valutazione, il datore di lavoro è tenuto a consultare il medico competente, il quale è chiamato a valutare l’idoneità del soggetto in relazione alla sorveglianza sanitaria.

Quanto dura la qualifica di PAV e PAS

Va detto che, una volta assegnate, le qualifiche di PAV e PAS hanno una scadenza e non sono eterne. In particolare esse possono decadere nel caso in cui il soggetto, con il tempo, non possieda più le qualità indicate dalla norma. Ecco perché chi riveste il ruolo di PAV o PES è tenuto ad adeguare le proprie competenze ai vari aggiornamenti normativi e adattarle allo sviluppo tecnico; in caso contrario, i requisiti di idoneità non potranno essere mantenuti, e così il datore di lavoro riesaminerà la qualifica, con corsi di teoria e pratici in presenza di lacune formative o in mancanza di esperienza adeguata.