PMI

I nuovi finanziamenti alle piccole e medie imprese

By Athesis Studio

Dalla crisi delle PMI ad oggi

A causa del Covid-19, della guerra in Ucraina e del conseguente aumento di prezzo delle materie prime, le PMI continuano a subire i colpi di una crisi mondiale che non accenna ad arrestarsi. Secondo la Fondazione Nazionale dei Commercialisti, circa 371.500 imprese non fallibili, ovvero il 29,3% del totale, potrebbero versare in grave difficoltà economica nel corso del 2022. Non si tratta di grandi aziende ma di piccole e medie imprese che danno lavoro ad oltre 445 mila dipendenti.

Le aziende sono in forte rischio chiusura a causa del caro bollette e dell’aumento generale dell’inflazione. Basti pensare che nel 2020 hanno chiuso ben 73.000 imprese di cui molte non hanno mai riaperto. Le PMI sono però resilienti e sempre più realtà hanno compreso l’importanza di digitalizzarsi e innovarsi per sopravvivere alla crisi economica. Questi cambiamenti nel modello di business richiedono però ingenti fondi e spesso le aziende non riescono a reperirli tramite la banca, ragion per cui scelgono di rivolgersi a finanziamenti alternativi.

Le PMI Lombarde

Le PMI sono molto importanti dato che sono circa 5 milioni e che rappresentano da sole circa il 40% del fatturato italiano. In particolare, le PMI lombarde rappresentano le aziende in testa per quanto riguarda fatturato, dipendenti e numero. Nonostante ciò, anche queste ultime hanno subito una forte crisi e si sono ritrovate a dover chiudere.

Proprio per la loro importanza, lo Stato ha varato diverse misure volte ad incentivarle dal punto di vista fiscale. Un esempio è quello della detrazione IRPEF del 50% per chi investe nel capitale sociale di startup o PMI innovative già costituite e regolarmente iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese. Le imprese possono richiedere i finanziamenti di cui hanno bisogno non solo alle banche ma anche in maniera semplice, sicura e veloce attraverso metodi innovativi come minibond, direct lending ed equity. Questi fondi possono essere utilizzati dalle aziende per innovarsi e per aumentare così la propria solidità finanziaria.

Per conoscere i requisiti di cui hanno bisogno per ottenere i nuovi finanziamenti alle imprese, le PMI possono rivolgersi alla figura del consulente finanziario.

Il consulente finanziario

Il consulente finanziario è quel professionista che aiuta i clienti nella gestione del patrimonio e dei risparmi, con l’obiettivo di garantirgli un maggiore benessere economico ed un futuro più sicuro. Tutto questo attraverso un piano finanziario su misura. Il consulente è un vero esperto dei mercati finanziari e può suggerire alle aziende le forme di finanziamento alternativo più idonee.

Questo settore è in fortissima crescita e ad oggi si contano quasi 36.300 iscritti all’Albo attivi per un soggetto abilitato. Resta però un settore molto complesso per cui è sempre bene rivolgersi ad aziende affidabili con molta esperienza sul campo.

La crescita del digitale

Nel nostro Paese richiedere un prestito non dovrebbe essere così complicato, ma purtroppo a causa degli elevati tassi d’interesse e dei tempi molto lenti delle banche lo è. La rapidità è essenziale quando si ha un’azienda da mantenere e per questo motivo le PMI hanno iniziato sempre di più a fare ricorso alla finanza alternativa.

Questi nuovi metodi sono sicuri ma è comunque bene affidarsi sempre a qualcuno di esperto in materia per non incappare in spiacevoli sorprese. Il digitale ha cambiato il modo di pensare di molte aziende e, ormai, anche le aziende più piccole non hanno paura di innovarsi e di finanziarsi tramite canali non tradizionali.