abbigliamento

Scegliere i jeans da uomo, non solo una questione di stile

By Athesis Studio

Un bel paio di jeans può essere la base di un gran outfit per qualsiasi uomo. Anche se si potrebbe pensare che i pantaloni in denim non attirino l’attenzione, la realtà è che sono in grado di “elevare” qualsiasi cosa una persona indossi, che si tratti di una camicia bianca per il fine settimana o di un maglione per un momento più casual. Se si sbagliano i jeans da uomo (https://modivo.it/c/uomini/abbigliamento/jeans ) - troppo larghi, eccessivamente consumati – è un attimo sentirsi fuori contesto, perché c’è il pantalone giusto per ogni momento, ma anche per ogni personalità. Quindi, ad ognuno il suo jeans.

Quale vestibilità di jeans scegliere?

 Negli anni la vestibilità è cambiata molto, arricchendosi di tagli che si adattano alle esigenze più disparate. “Regular”, “bootcut”, “slim” e “skinny” sono quelli che vanno per la maggiore.

I jeans con un taglio classico, o “regular”, seguono una filosofia molto semplice: la libertà. Si tratta di un pantalone non aderente, che può essere più alto in vita, e che ha come caratteristica principale che è molto comodo. Questo tipo di vestibilità va bene per coloro che hanno una corporatura nella media, o con qualche chilo in più, e che prediligono la praticità.

Parallelamente i pantaloni “bootcut”, o affusolati, sono un evergreen che funziona praticamente addosso a tutti e a tutti i fisici. Da questa vestibilità, sviluppata negli anni ‘90 e tornata prepotentemente di moda, nascono i jeans a taglio “slim”. Questi ultimi sono molto popolari tra i giovani e per questo tenuti particolarmente in considerazione da tutte le case di moda. Fasciano leggermente le cosce, le ginocchia e i polpacci, allentandosi intorno alle caviglie, unendo la praticità ad uno stile più ricercato. Infine, i jeans da uomo  “skinny”, attillati fino alle caviglie e spesso caratterizzati da un denim elasticizzato, sono consigliati per chi ha una corporatura più asciutta o per chi vuole risultare sempre in ordine.

Ma per l’uomo è meglio la vita alta o bassa?

Fino agli anni ‘80 i jeans erano praticamente solo a vita alta, poi questa si è man mano “abbassata” ed oggi la possibilità di scelta, anche per gli uomini, è molto ampia. Molto popolari fin dagli anni ’40, i jeans a vita alta sono la scelta preferibile chi ha un girovita più marcato, perché danno alle gambe un aspetto più slanciato. I jeans a vita media, che girano appena sotto l’ombelico, vanno bene sempre, in ogni occasione, soprattutto per chi vuole osare meno. Si accompagnano perfettamente con una camicia o un cardigan aderente. Infine, quelli a vita bassa, oggi molto popolari tra gli adolescenti, sono indicati per chi vuole osare un po’ di più.

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Meglio tinta unita, slavati o strappati?

Anche l’aspetto del denim conta sullo stile che una persona vuole avere o come vuole presentarsi. Per questo esistono tanti tipi di lavaggio - acido, sporco, stonewash, vintage – con effetti molto diversi tra loro. Ad esempio, lo scolorimento tramite prodotti chimici (acido) è oggi molto diffuso. Questa lavorazione crea delle zone in netto contrasto tra loro, diversamente lo stonewash viene eseguito sfregando delle pietre sul denim, per sbiadirne il colore o anche consumandone i fili per dargli un aspetto vissuto, molto cool. Questa lavorazione porta anche a jeans da uomo volutamente strappati, ideali per un look cool molto utilizzato dalle star di tutto il mondo. Grazie a jeans vintage o invecchiati si può creare un contrasto molto interessante indossando capi classici. Un abbinamento molto ben riuscito è con una maglia bianca e una giacca, uno stile elegante e al contempo casual, che risulta sempre molto comodo.