Filippo Giordano, creatore di InGen, ha solo 19 anni ma ha le idee ben chiare e pensa già in grande. «Tutto ciò che abbiamo appena realizzato è quello che ho sempre voluto fare, il ricercatore nel campo biotecnologico. Con l’obiettivo di fare innovazione e arrivare a nuovi traguardi scientifici e ambientali. Con il brevetto della capsula germinale artificiale e con la fondazione di una start up innovativa penso che tutto ciò diventerà il mio lavoro a tempo pieno.
La “cga” verrà utilizzata per la salvaguardia delle specie a rischio e in futuro per il recupero delle specie estinte, oltre ai suoi vari possibili utilizzi nel campo della ricerca biomedica: sarebbe fantastico magari poter curare malattie cardiovascolari, coronariche e neurologiche».
Già varie realtà hanno strizzato l’occhio a questo progetto e ai suoi ideatori. «Abbiamo il supporto della Borotto Incubatrici, che è nostra partner e sponsor nel programma “Eva” ed è colei che ci ha fornito tutto il necessario per l’incubazione e il benessere animale dopo la nascita. Oltre a lei abbiamo come sponsor la Metal-tre, il laboratorio di analisi veterinarie Biotechlab di Brindisi e il parco zoologico di Jesolo (Tropicarium Park)».
A casa, i genitori di Filippo non possono che essere felici: in un paio di mesi ha portato a casa diploma di maturità e un esperimento degno di Jurassic Park. «I miei mi hanno sostenuto fin dal primo momento - racconta - e sono entusiasti per come alla mia età già sia arrivato a intraprendere una carriera da ricercatore di successo. Adesso penso che mi iscriverò alla facoltà di biotecnologie e continuerò parallelamente a lavorare ai miei progetti».