Il bimbo, di 10 anni, è affetto dalla sindrome di X-Fragile

Un labrador per il piccolo Filippo: «Così mio figlio sarà autonomo»

di Silvia Dal Maso
Il cane è stato preparato per migliorare la qualità della vita di persone disabili. Per la prima volta in Veneto arrivano le attività dell’associazione marchigiana «Il mio labrador. Educazione cani per disabili»: 70 i cani consegnati ad oggi
L’addestratrice Laura Guerra e il labrador che sarà consegnato a Filippo (Foto DAL MASO)
L’addestratrice Laura Guerra e il labrador che sarà consegnato a Filippo (Foto DAL MASO)
L’addestratrice Laura Guerra e il labrador che sarà consegnato a Filippo (Foto DAL MASO)
L’addestratrice Laura Guerra e il labrador che sarà consegnato a Filippo (Foto DAL MASO)

Una grande storia d’amore. È quella che potrà nascere sabato, a Thiene, nel Vicentino, fra il piccolo Filippo, 10 anni, affetto dalla sindrome di X-Fragile, che colpisce l’apparato motorio e cognitivo, e Kira, Labrador di 9 mesi che diventerà la sua migliore amica. Una consegna ufficiale per far conoscere il meraviglioso mondo che c’è dietro l’addestramento di un cane per l’assistenza a persone con disabilità motorie e cani da supporto per persone con disturbi dello spettro autistico o con deficit psichici e l’importanza che può avere per il bimbo in difficoltà e tutta la sua famiglia. 

Un cane "speciale"

«L’idea di prendere Kira l’ho avuta perché ho una sorella non vedente con un cane guida che, oltre ad aiutarla in tutto, le fa molta compagnia, è un vero supporto morale – racconta Deborah, mamma di Filippo - da qui la decisione di affiancarlo a nostro figlio, perché possa avere una compagnia e imparare a diventare più indipendente. Filippo cammina poco e, avendo l’impegno del cane dovrà farlo di più, portarlo fuori, poi dormiranno insieme, giocheranno insieme, cresceranno insieme. Filippo imparerà ad avere degli impegni, la sua routine con il cane e le sua responsabilità. Imparerà a prendersene cura. Sono 5 mesi che ne parliamo e lui non vede l’ora che arrivi a casa. C’è già stato un incontro ed è stato molto positivo. Già dice “il mio cane” e abbiamo programmato le vacanze con il cucciolo e tutta la famiglia. Credo tanto in questo progetto. Avere il cane per mio figlio è una grande compagnia e gli permette di avere l’attenzione delle altre persone che per lui è importante». 

Prima volta in Veneto

Un bell’impegno per mamma Deborah, papà Gianni, e le sorelle Matilde e Rebecca perché anche la famiglia ha fatto una preparazione per accogliere in casa il cane e stare in sua compagnia.
«Per la prima volta in Veneto arrivano le attività dell’associazione delle Marche “Il mio labrador. Educazione cani per disabili” che finora in Italia ha consegnato una settantina di cani», spiega il presidente Andrea Zenobi, educatore cinofilo, operatore e conduttore pet therapy. «Il contatto nasce direttamente con la famiglia che vuole il cane e deve sapere che prima di accoglierlo in casa devono passare circa due anni, il tempo di selezionare il cucciolo e addestrarlo. Infatti, la nostra missione è migliorare la qualità della vita dei disabili con l’utilizzo di cani altamente addestrati». 

Sei mesi di addestramento

La consegna avverrà sabato, alle 10, a Casa Insieme, a Thiene. Ad accogliere Kira, dalle mani dall’addestratrice cinofila vicentina Laura Guerra, è la famiglia Battistella di Refrontolo in provincia di Treviso. «Kira è il primo cane da assistenza dell’associazione Bim-Bau di Vicenza ad essere stato preparato qui in Veneto da me – racconta la presidente Laura Guerra – lavoro perché il bambino e il cane possano crescere insieme in maniera gioiosa, divertente, serena e sicura. Kira, femmina di 9 mesi diventerà il migliore amico di Filippo. La cagnolina mi è stata affidata da “Il mio Labrador” a tre mesi e la sto addestrando da sei mesi a stare in compagnia dei bambini e a creare un ponte tra la famiglia e la società esterna. Il cane è stato cresciuto ed educato per contribuire a creare un clima sereno, equilibrato, a stare insieme a bambini con disabilità cognitiva. Deve sapere stare sereno e tranquillo in tutti i posti dove viene portato - conclude - anche in posti affollati. Non deve essere un cane che ha paura o fobie. Deve saper affrontare ogni esperienza in modo sereno e positivo».

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