SELVATICO IN CITTÀ

Il lupo salvato a Montorio torna in Lessinia. Con un radiocollare e un nuovo nome

di Paolo Mozzo
A 24 ore dal soccorso l’esemplare rilasciato sui monti

Ora corre. È tornato sulla montagna da cui era sceso. Salvato «in extremis», imprigionato in un canale a Ponte Florio, a due passi da Motorio, da Vigili del Fuoco e Polizia provinciale, il maschio di lupo ora è libero.

Le ultime ore di «custodia cautelare», a sua ed altrui tutela, le ha trascorse nella cassa utilizzata di norma per il trasporto di specie selvatiche. Poi, una puntura, un breve sonno chimico, il prelievo dei campioni biologici che diverranno il suo identikit e il «souvenir» di un radiocollare da portare a memoria della brutta avventura e di un gruppo di umani, dimostratisi realmente tali. Anche con lui, il «nemico» di sempre, catalizzatore di tutte le paure dalla notte dei tempi. Infine il viaggio, in piena notte, su una jeep, verso l’altura e i primi passi incerti da sgranchire, prima di rintanarsi di nuovo nel bosco. Con un nome in codice, come si usa: JJ2K.

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«Appare in buona forma», conferma poco prima del rilascio Anselmo Furlani, vicecomandante della Polizia Provinciale. «Abbiamo accelerato le procedure per evitargli ulteriori stress. È un esemplare forte ma, nella condizione di cattività, molti fattori sono imprevedibili». Ovvero: più breve è, meglio è. Non per timori di «imprinting», di familiarizzazione con gli umani. «Si guarda alla salute dell’animale. Non deve subire una pressione troppo forte», spiega lo specialista.

Nell’aprile dello scorso anno, all’Alpo di Villafranca, un altro canis lupus era finito intrappolato in un canale irriguo. Anche in quel caso erano intervenuti, a toglierla dai guai (era una femmina), i Vigili del Fuoco. Identica la procedura dopo il salvataggio: poche ore, il tempo di accertarne lo stato di salute, poi la liberazione in montagna, operazione affidata alla Polizia Provinciale. Ricorda Furlani: «L’avevamo chiamata “Lupa Fortunata“». Lo era stata davvero. Lei, e ora un altro consimile, possono raccontare le insidie nascoste nel mondo degli uomini, gli strani bipedi che vivono al di sotto dei boschi.

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Aggiornamento 27 gennaio ore 17

L’animale, trasportato  è stato visitato da un veterinario esperto in fauna selvatica. Si tratta di un esemplare maschio, di quasi 40 chilogrammi e di poco meno di due anni, probabilmente in dispersione, ovvero alla ricerca di un nuovo territorio. All’animale, in buona salute, è stato associato al nome di Vento

 

Aggiornamento 8 febbraio ore 19

Il lupo è stato ritrovato morto vicino al punto di rilascio.

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