A.A.A. finanziatori cercansi per il nuovo canile

L'APPELLO. Per la sistemazione dell'area di via Girelli destinata ad ospitare i randagi mancano urgentemente all'appello almeno 100mila euro. Oltre a donare denaro, è possibile partecipare alla cena di domenica sul laghetto Minimella
Il canile comunale di Orzinuovi sta per trasferirsi in via Girelli
Il canile comunale di Orzinuovi sta per trasferirsi in via Girelli
Il canile comunale di Orzinuovi sta per trasferirsi in via Girelli
Il canile comunale di Orzinuovi sta per trasferirsi in via Girelli

Il canile comunale di Orzinuovi, che prossimamente si trasferirà nell'area di via Girelli, ha finito i fondi da destinare alla realizzazzione del nuovo canile e per continuare i lavori di sistemazione dell'area ha bisogno urgentemente di 100 mila euro. L'appello è rivolto a tutti. A denunciare la mancanza di denaro è la volontaria e anima del rifugio Bianca Quinzanini che racconta, «da ottobre ad oggi abbiamo organizzato di tutto per riuscire a raccimolare i soldi necessari a far partire i lavori - iniziati il 18 luglio scorso - ma i 90 mila euro raccolti bastano solo a recintare l'area mentre la piattaforma su cui verranno posati i box, i box stessi e gli impianti idraulici e di scarico necessitano ancora di molto denaro».
IL PREVENTIVO per la realizzazzione dell'intero «parco-cani» di via Girelli ammonta ad oltre 300 mila euro, Iva esclusa, «e per fortuna il Comune di Brescia ci sta aiutando nelle spese di allaccio della rete idrica ed elettrica facendoci risparmiare decine di migliaia di euro - ringrazia la volontaria -. Da quando l'Amministrazione ci ha concesso i 4 mila metri quadrati dell'area in comodato d'uso gratuito la nostra preoccupazione si è indirizzata verso le opere edili e idrauliche indispensabili per trasferire i 120 cani che oggi ospitiamo nel canile di Orzinuovi nella nuova struttura di via Girelli». Una soluzione ci sarebbe. «Dipende tutto dalla velocità con la quale la Regione Lombardia destinerà quei 150 mila euro messi a disposizione per i progetti di realizzazione di nuovi canili - annuncia - . Il fondo è stato creato nel '92 ma non è stato indetto nessun bando di concorso per accedere ai finanziamenti».
E senza finanziamenti regionali il nuovo canile rischia di saltare. «E' proprio questa la nostra preoccupazione - sottolinea Massimo Vischi, volontario da anni nel canile di Orzinuovi -. Abbiamo appena versato 80 mila euro alla ditta costruttrice per convincerla ad iniziare i lavori, ma cosa faremo tra un mese quando l'impresario avrà bisogno della seconda tranche per proseguire? Il rischio è di dover interrompere tutto e perdere anche gli ottanta mila raccolti in otto mesi di manifestazioni e camagne di sensibilizzazzione». Per trovare il denaro necessario Sos Randagi si è rivolta persino alle banche. «Abbiamo contattato una serie di istituti di credito in attesa che la Regione sblocchi il finanziamento ma per ora le risposte sono state negative - dichiara Vischi ammareggiato -. Non pretendiamo che i cani rappresentino la priorità di una comunità, vorremmo solo che fosse concesso loro un posto dignitoso».
OGNI SETTIMANA l'associazione ritira dal canile sanitario una decina di cani, abbandonati o maltrattati, per portarli nella struttura di Orzinuovi e provare a trovare loro una famiglia. «Impresa ardua visto che i cani prima di essere affidati hanno bisogno di essere riequilibrati socialmente - racconta Bianca Quinzanini -. e le condizioni del nostro canile ora sono fatiscenti. Affidare un cane problematico ad una famiglia, magari con bimbi piccoli, significa metterla in difficoltà o nella migliore delle ipotesi attendere il rientro del cane dopo poche settimane». Di tutt'altra natura sarebbe, invece, il nuovo rifugio per randagi di via Girelli, «un'oasi di 4 mila metri quadri, mille e cinquento dei quali da destinare ai box e alla pulizia dei cani e i restanti duemila e cinquecento all'area dello sgambettio, alla zona per l'addestramento e la rieducazione e alle attività di pet teraphy, agility e obbedienza». Un sogno che Bianca prova a realizzare lanciando un appello a tutti i bresciani, «so che ognuno ha la propria sensibilità ma se, come me, la vostra si indirizza verso i cani, vi prego di aiutarci, ognuno con i propri mezzi, a realizzare il nostro sogno di veder quanti più cani possibile salvati, educati e adottati».
I MODI PER FARE la propria parte sono molteplici: si può effettuare un versamento intestato all'associazione S.O.S Randagi presso la Bcc di Brescia di via Oberdan (Iban: IT 43 J 08692 11200 005000504598), oppure partecipare alla cena di domenica 31 luglio (costo 22 euro) sul laghetto Minimella di Borgo Poncarale dove l'associazione proverà a raccogliere 3mila euro da destinare all'acquisto di uno dei 38 box del nuovo canile. E. BEN.

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