Animali nel mirino. Un cucciolo sparito e una cagna uccisa

CHIARI. Una storia feroce in via Villasche. Colpita da un coltello o una vanga è morta dopo giorni dal ferimento
Chiari: Molly dopo il ferimento che l’ha lentamente uccisa
Chiari: Molly dopo il ferimento che l’ha lentamente uccisa
Chiari: Molly dopo il ferimento che l’ha lentamente uccisa
Chiari: Molly dopo il ferimento che l’ha lentamente uccisa

Chiari. È un elenco infinito, assurdo e incomprensibilmente crudele quello che raccoglie i maltrattamenti di ogni genere rivolti agli animali. Un elenco che negli ultimi giorni si è allungato a Chiari, con la storia capitata a una famiglia di via Villasche. Fino a pochi giorni fa nel cortile della cascina Vezzoli si muovevano due cani, mamma e cucciolo, che la famiglia accudiva con grande amore. Il primo gesto spietato è stato il rapimento (e forse la soppressione) del cucciolo «Patata», sottratto ai proprietari una decina di giorni fa e sparito nel nulla. «Pensavamo a uno smarrimento - spiega sconsolata Cristina Pasi Vezzoli -, ma col trascorrere dei giorni ci siamo resi conto che non si trattava di un allontanamento normale, anche perchè abbiamo perlustrato la zona».  Ma non era ancora finita. Perchè martedì Molly, la madre del cucciolo, è uscita di casa per mezz'ora e al suo rientro i proprietari hanno notato un copioso sanguinamento sotto il collo. «Abbiamo immaginato una normale ferita - spiega ancora Cristina -, di quelle che un cane può procurarsi magari sfregando contro una rete metallica. Ma vedendo che il sanguinamento proseguiva ci siamo precipitati dal veterinario e il suo verdetto è stato raggelante: si è trattato di una coltellata, o forse di un colpo inferto con un badile».  La famiglia Vezzoli ha fatto il possibile per salvare la cagnolina, adottata circa un anno fa. «Dopo un intervento chirurgico - continua la padrona - il veterinario ha prescritto una cura con antiemorragici e altri farmaci. Ma il calvario di Molly non si è arrestato ed è proseguito fino alla notte tra giovedì e venerdì (il 16 novembre)». A stroncarla un'emorragia interna.  «È stata picchiata brutalmente - conclude commossa la signora Cristina - ora chiediamo giustizia anche se sarà difficile trovare il colpevole». Chiunque pensi di averlo visto può farsi avanti e comporre lo 030 711953. M.MA.  © RIPRODUZIONE RISERVATA

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