Rinviata la decisione sugli abbattimenti

«Piano Lupo»
Le Regioni
non trovano l'intesa

Rinviata la decisione sugli abbattimenti
Una coppia di lupi in Lessinia
Una coppia di lupi in Lessinia
Una coppia di lupi in Lessinia
Una coppia di lupi in Lessinia

l Piano lupo, che doveva essere approvato a Roma dalle Regioni, è stato rinviato: non c’è accordo, la Provincia di Bolzano trova nuove alleanze. Saranno necessari ulteriori incontri e approfondimenti, anche con le associazioni ambientaliste, per tentare di giungere a un parere condiviso.

 

Alla riunione delle Regioni nella capitale era presente l’assessora provinciale Martha Stocker, in rappresentanza del collega Arnold Schuler, che sottolinea come anche l’attuale versione del piano non consenta una adeguata tutela per gli animali di allevamento. Alla Provincia di Bolzano è riuscito, informa l’assessore, di ampliare l’alleanza delle Regioni che rifiutano l’attuale proposta di piano: a Trentino e Val d’Aosta si sono aggiunte Toscana e Veneto.

 

Schuler ha inoltre inviato una lettera ai membri della Conferenza Stato-Regioni per chiedere regole condivise nella gestione del lupo: «Il piano deve essere realistico e attuabile, compresa la possibilità dei prelevamenti». Tra il 2010 e il 2016 si è registrata annualmente la presenza di 2 o 3 esemplari di lupo in Alto Adige, «quest’anno erano già 7 o 8. Servono chiare competenze a livello locale nella gestione dell’animale nei 1736 alpeggi dove pascolano mucche e pecore, perchè la situazione non si combina con lo sviluppo del lupo», conclude Schuler.

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