Si infiamma la discussione sulla presenza del lupo in Lessinia, dopo il «niente di fatto» di ieri a Roma e dopo l'intervista pubblicata sul nostro giornale a Luigi Boitani, biologo esperto di lupi, anche in merito all'avvistamento fatto all'alba fra le case a Corbiolo.
BOITANI: «DIRE CHE C'E' PERICOLO E' UNA SCIOCCHEZZA»
Luigi Boitani, professore ordinario di Zoologia all'Università la Sapienza di Roma, dice fra le altre cose che «L’abbattimento non è un metodo di gestione della popolazione». Spiega come i lupi siano arrivati da soli e non sono stati reintrodotti e afferma: «Non c’è nessun pericolo per l’uomo. Il lupo sa che l’uomo è pericolosissimo e trasmette questa paura ai cuccioli. I lupi passano sempre vicino alle case, solo che non ce ne accorgiamo. Dire che c’è pericolo perché il lupi passano vicini alla case è una schiocchezza totale».
Spiega poi che non c'è alcuna prova dell'«ibridazione» del lupo e conclude: «ogni specie ha diritto di esistere e la montagna è la casa del lupo tanto quanto lo è per gli uomini».
MELOTTI: «NON POSSO RECINTARE TUTTO IL PAESE»
Per il sindaco di Bosco Chiesanuova Claudio Melotti «se Boitani pensa di essere l’unico depositario della verità forse ha dimenticato perché nei millenni si è costruita questa fama attorno a un simile predatore». Melotti prosegue: «Cosa facciamo? Recintiamo il paese, la piazza, le scuole? Dobbiamo metterci dentro noi per tener fuori dal paese i lupi?». E sbotta: «C’è solo una prevenzione da fare: prendere i lupi e portarli altrove, anche nel giardino di Boitani se li ama così tanto».
È preoccupato il sindaco per le conseguenze che potrebbero derivare da un’aggressione a qualche persona: «Chi ne risponde? Non stiamo parlando di caprette né di una malga, ma di persone e di un paese».
IL NOSTRO SONDAGGIO
La questione divide anche i nostri lettori: un sondaggio (qui si può votare) sulla questione degli abbattimenti vede al momento prevalere con il 54% i contrari.