«Food and Wine Festival», Brescia si fa largo nella vetrina selezionata

di Claudio Andrizzi
LA RASSEGNA. Dal 9 all'11 febbraio a Milano la 2a edizione dell'appuntamento enogastronomico. In pole Lo Sparviere, Ca' del Bosco Monte Rossa e le Marchesine
I vini bresciani (in particolare della Franciacorta) protagonisti a Milano
I vini bresciani (in particolare della Franciacorta) protagonisti a Milano
I vini bresciani (in particolare della Franciacorta) protagonisti a Milano
I vini bresciani (in particolare della Franciacorta) protagonisti a Milano

I vini della Franciacorta sbarcano nell'arena del Food and Wine Festival di Milano: la seconda edizione dell'appuntamento enogastronomico è in programma dal 9 all'11 febbraio prossimi al centro Milano Congressi (ex fiera Milano City), con accesso dalle 13 a mezzanotte (sabato), dalle 11 alle 22 (domenica) e dalle 11 alle 18 (lunedì). Il ticket costa 30 euro, comprensivo della degustazione delle oltre 375 etichette proposte dai 100 vignaioli rigorosamente selezionati da Helmuth Kocher, presidente e fondatore del Merano Wine Festival. Una squadra di prestigio quindi, nella quale si sono guadagnate l'accesso quattro insegne bresciane: Lo Sparviere di Monticelli Brusati, Ca' del Bosco di Erbusco, Monte Rossa di Bornato e l'agricola Le Marchesine di Passirano.
MA CI SARÀ un pizzico di «Leonessa» anche tra le aziende della Campania: una delle quattro cantine selezionate è Giardini Arimei, l'isola ischitana dell'arcipelago dei brescianissimi Fratelli Muratori. Non solo: le agricole Gussalli Beretta, che fanno capo all'omonima famiglia di industriali valtrumplini, non limiteranno la presenza all'area Lombarda con lo Sparviere, ma presidieranno anche l'Abruzzo con la tenuta Orlandi Contucci Ponno e la Toscana con Castello di Radda, insegna recentemente celebrata con i Tre Bicchieri. Sempre in Toscana un'altra griffe bresciana: quella della famiglia Moretti, che parteciperà con i sontuosi vini firmati Petra. Considerato che a rappresentare i colori lombardi ci sono solo insegne franciacortine, emerge come la manifestazione milanese rappresenta senza ombra di dubbio l'ulteriore, strategica consacrazione di un know-how che, oltre a non conoscere confini, è ormai alla base di una delle più affidabili scuole della moderna enologia italiana.
L'AMBIZIOSO programma del Food and Wine Festival prevede un'area dedicata all'abbinamento enogastronomico con le creazioni preparate in diretta di alcuni dei migliori cuochi, pasticceri e pizzaioli della penisola: sono scelti personalmente da Paolo Marchi, ideatore e curatore del congresso internazionale di cucina d'autore, «Identità Golose», che si tiene pressoché in contemporanea, sempre a Mi.Co, da domenica 10 a martedì 12 febbraio. In questo secondo appuntamento, dedicato come sempre agli operatori professionali, si distingue la partecipazione del Bardolino con una proposta interessante: il Consorzio di tutela presenta al pubblico «La golosa eleganza della semplicità», basato su un accostamento tanto inusuale, quanto accattivante, come quello tra i vini gardesani e le mostarde o composte di frutta mantovane create da Paola Calciolari dell'azienda Le Tamerici con sede nel capoluogo virgiliano. Il tutto mentre il Bellini, un grande classico dei cocktail, verrà reinterpretato con il Chiaretto spumante mischiato con le composte di pesche alla curcuma e alla lavanda.
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