Le ostriche a domicilio?
Un’idea tutta bresciana

Un cofanetto delle ostriche del marchio bresciano «La vie in blu»
Un cofanetto delle ostriche del marchio bresciano «La vie in blu»
Un cofanetto delle ostriche del marchio bresciano «La vie in blu»
Un cofanetto delle ostriche del marchio bresciano «La vie in blu»

Il massimo di una serata romantica «classica» è a base di ostriche e champagne. O, meglio, visto che siamo in una delle zone vitivinicole più apprezzate d’Italia, ostriche e Franciacorta. E qui sorge il primo problema: se non siete pratici, vi assicuro che aprirle non è semplice e il rischio di tagliarsi con l’apposito arnese (un coltellino non affilato dalla lama corta e tozza) o con il guscio della conchiglia è dietro l’angolo. E, sicuramente, vedervi armeggiare con fare goffo per assicurarvi il prezioso mollusco non favorirà il romanticismo della serata né riempirà di amore gli occhi del vostro partner. Come risolvere il problema? L’idea è venuta a Giacomo Signorini e alla moglie Veruska Boglioni, titolari della «Polveriera», ristorante pizzeria di via Castellini a Brescia. Tre anni fa hanno creato «La vie en blu», un servizio di consegna a domicilio di ostriche. Basta una telefonata o compilare un semplice form sul sito (www.lavieenblu.it) e vedrete arrivare direttamente a casa vostra un vassoio decorato con ghiaccio e alghe, pieno di ostriche già aperte (ebbene sì!). Nella confezione troverete anche due salsine da abbinare, una a base di aceto e una più pepata con succo di limone fresco. All’interno della confezione anche tante informazioni per documentarvi sulla provenienza e sulle caratteristiche del prodotto. «L’idea ci è venuta riflettendo sul concetto di asporto – spiegano i ristoratori -. Abbiamo una pizzeria e sappiamo bene che è difficile fare arrivare la pizza a casa mantenendola fragrante come appena sfornata. Così abbiamo pensato che le ostriche sarebbero state perfette, perché si tratta di un prodotto fresco a cui si può aggiungere il valore del servizio, cioè l’apertura, il materiale informativo e la decorazione che permette di stupire gli ospiti». Le ostriche vengono vendute a dozzine e, di solito, si contano sei ostriche a testa. La soluzione più gettonata dai bresciani è il vassoio che riunisce tre tipologie diverse e che permette di scoprire le differenze tra le varie qualità, creando un vero e proprio percorso di degustazione. Il tris più richiesto unisce ostriche Fines de Claires, Plates de Belon e Spécial de Bouzigues. «L’idea piace e sta avendo sempre più successo come idea regalo – raccontano i titolari -. Molti ci chiamano quando sono invitati a cena: per fare una sorpresa, al posto di portare il dolce o un mazzo di fiori, scelgono di regalare al padrone di casa una degustazione di ostriche come antipasto. L’idea è sempre gradita anche per la sua originalità. L’ostrica è un prodotto che divide, non tutti la amano, ma per gli estimatori è davvero un bel regalo. Sicuramente bisognerebbe farla conoscere di più per raggiungere un pubblico più ampio». La Vie en Blue seleziona solo ostriche francesi, in particolare della zona della Bretagna, famosa per produzioni di alta qualità. Come abbiamo detto, per non cadere nel solito cliché dello champagne, il vino non poteva che essere della nostra zona. «A chi lo desidera, consegniamo le ostriche con una bottiglia di Berlucchi, le bollicine che abbiamo scelto anche per il nostro locale». In fondo, che sia pizza o ostriche, il Franciacorta sta bene con tutto.

 

Annalisa Cavaleri  CRITICO ENOGASTRONOMICO

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