«Cortebianca» rilancia con nuove proposte bio

LA SCOMMESSA. Satèn e Rosè millesimati
Da sinistra Davide Paolini, Marina Tonsi e Mauro Franzoni
Da sinistra Davide Paolini, Marina Tonsi e Mauro Franzoni
Da sinistra Davide Paolini, Marina Tonsi e Mauro Franzoni
Da sinistra Davide Paolini, Marina Tonsi e Mauro Franzoni

La Franciacorta continua a scommettere su un futuro declinato in «bio»: nuove indicazioni in questo senso arrivano da Sergnana d'Iseo, dove l'agricola «Cortebianca», una delle insegne emergenti del territorio, ha presentato le due nuove referenze biologiche: un Satèn e un Rosè millesimati 2008. L'azienda, condotta dall'imprenditore camuno Mauro Franzoni con la moglie Marina Tonsi, ha iniziato a far parlare di sé lo scorso autunno debuttando sul mercato con il suo primo Extrabrut: un prodotto che, come del resto le due nuove etichette, è stato seguito nel processo di vinificazione e affinamento dall'enologo Leonardo Valenti, ottenuto da uve coltivate secondo i dettami dell'agricoltura biologica dall'agronomo Pierluigi Donna. La nuova produzione è destinata a portare il numero di bottiglie a quota 12 mila.
«Eravamo perfettamente consci fin dal giorno in cui abbiamo acquistato questa tenuta da quattro ettari che la nostra sarebbe stata un'attività dai piccoli volumi - spiegano Mauro e Marina -. Non crediamo tuttavia che questo sia un limite, ma una condizione necessaria per un vino che è autentica espressione del territorio».
Il Rosè Cortebianca (blend di Pinot Nero all'80% e Chardonnay al 20%) e il Satèn sono stati protagonisti di un'anteprima cui hanno partecipato varie firme dell'enogastronomia come il «Gastronauta» Davide Paolini.

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