La «Cooperativa agricola» firma il miglior extravergine del Garda

di Claudio Andrizzi
IL CONCORSO. L'azienda di San Felice leader davanti all'agricola Paolo Vezzola; terza «Il Brolo». Dall'anno prossimo nuova iniziativa curata direttamente dal Consorzio
Una fase della cerimonia di premiazione del concorso di San Felice
Una fase della cerimonia di premiazione del concorso di San Felice
Una fase della cerimonia di premiazione del concorso di San Felice
Una fase della cerimonia di premiazione del concorso di San Felice

Viene da San Felice del Benaco il miglior extravergine Garda Dop dell'annata: è il verdetto emerso dalla 7a edizione del concorso dedicato alla denominazione di origine protetta, organizzato dall'Associazione rassegna interregionale dell'olio di oliva benacense.
LE DEGUSTAZIONI, effettuate dal Panel Test dell'Agenzia delle Dogane di Verona, hanno proclamato vincitrice la Cooperativa Agricola di San Felice, storica realtà produttiva della Valtenesi - presieduta da Sigmar Cavazza Borghese - che ha meritato il primo posto grazie a un «apprezzabile equilibrio sensoriale e ad un'elevata armonia finale». In particolar modo, la motivazione ha messo in evidenza un profilo «fruttato leggero, con sentori più caldi e morbidi propri della mandorla che arricchiscono la percezione olfattiva, un moderato piccante che completa una buona struttura per una piacevole persistenza». Al secondo posto un'altra azienda del piccolo centro valtenesino, l'agricola Paolo Vezzola. In questo caso, a conquistare i giudici è stato un olio caratterizzato da «un gradevole sentore di mandorla verde accompagnato da percezioni più calde di cioccolato e cacao, il cui gusto svela una piacevole struttura, ed è caratterizzato inizialmente da una nota dolce a cui fanno seguito un debole amaro ed un moderato piccante». Il podio è stato completato dal monocultivar Leccino dell'agricola Il Brolo di Polpenazze (anche questo un Garda Bresciano), premiato grazie a una «struttura generosa che dopo una presentazione gustativa nel segno di un leggero dolce mette in evidenza un amaro sincero e un piccante sicuro, garantendo prolungata persistenza oltre che buona armonia finale».
MENZIONI speciali sono andate al Dop Garda Orientale dell'agricola Costadoro di Bardolino, oltre che a due altri bresciani firmati da Il Roccolo a Polpenazze e da Paolo Venturini a Desenzano. In occasione della cerimonia di consegna dei riconoscimenti, a Portese, è stato annunciato che, dal prossimo anno, il concorso sarà sostituito da una nuova iniziativa organizzata direttamente dal Consorzio Garda Dop, presieduto dal bresciano Andrea Bertazzi: un organismo particolarmente attivo sul fronte della tutela della qualità come dimostra il recente lancio del progetto Oligar, uno studio scientifico finalizzato a fornire risposte precise sulla reale tipicità dell'extravergine «made in Garda». Alcuni campioni di oli delle campagne 2009-10 e 2011-12 «sono stati sottoposti a controlli sul contenuto di sostanze contaminanti, mentre per individuare la provenienza geografica sono state condotte analisti isotopiche - spiega Bertazzi -. Con un'opportuna banca dati potremo arrivare a una tracciabilità che definisca non solo se un prodotto del Garda è della denominazione trentina, orientale o bresciana, ma anche e soprattutto se è stato ottenuto con olive di altre zone d'Italia, o addirittura estere».
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