Lugana, la doppia sosta golosa «per chi cerca sapori autentici»

di Claudio Andrizzi
I PROTAGONISTI DELLA RISTORAZIONE BRESCIANA/23. Il locale di Sirmione della famiglia Dal Cero. Il piacere di una cucina delicata abbinato con un pasticceria al top
Igino Dal Cero, Manuel Pedrali, Monica De Mori e Carmine Gazzineo
Igino Dal Cero, Manuel Pedrali, Monica De Mori e Carmine Gazzineo
Igino Dal Cero, Manuel Pedrali, Monica De Mori e Carmine Gazzineo
Igino Dal Cero, Manuel Pedrali, Monica De Mori e Carmine Gazzineo

È l'avamposto enogastronomico di una delle principali e conosciute «maison» vitivinicole del Garda: un piccolo polo del gusto dove il piacere di una pasticceria di elevato profilo si unisce a quello di una cucina dedicata alla riscoperta della semplicità e dei sapori tipici.
UNA VERA e propria «doppia sosta» golosa, quindi, localizzata fronte-lago, a pochi minuti dai vigneti e dalla sede di Ca' dei Frati, realtà che da anni è protagonista nel mondo con il nome del Lugana. Igino Dal Cero, anima e immagine pubblica dell'azienda, ha deciso qualche tempo fa di diversificare investendo, con la famiglia, nell'acquisto di un locale, il Nuova Lugana di Sirmione; in seguito, affiancato dalla moglie Monica De Mori, lo ha ristrutturato in un albergo da 17 camere, denominato Parco al Lago, con ristorante (battezzato semplicemente Lugana). Due anni fa, dalla complessa ristrutturazione di un edificio situato nel parco dell'hotel è nata la pasticceria La Fenice, andata ad affiancarsi all'attività principale completandone la rosa di servizi. Il locale, arredato in elegante stile liberty, doveva inizialmente fungere da bar, ma in seguito Igino e Monica hanno deciso di aprirlo anche al pubblico, creando un'offerta di qualità in grado di funzionare dalle colazioni all'after dinner, dove il trionfo è però rappresentato dalle proposte di pasticceria.
«AL LUGANA potevamo contare su un cuoco, Manuel Pedrali, che ha sempre avuto una grande passione per il mondo dei dolci - racconta Dal Cero -. Quando è nata La Fenice si è creata una sorta di combinazione fortunata: abbiamo avuto la possibilità di assumere un nuovo chef, Carmine Gazzineo, che per trent'anni ha diretto la cucina di un'istituzione della ristorazione locale come il Vecchia Lugana; questo ha dato a Manuel l'occasione di passare al nuovo locale». La pasticceria di Pedrali è una gioia anche per gli occhi, oltre che per il palato: una combinazione di classico e moderno, ricca di accostamenti innovativi, per una proposta completamente autoprodotta da uno staff di quattro addetti quotidianamente impegnati nella realizzazione di brioche, mignon, gelati, torte, monoporzioni. Arrivano da qui i dolci con cui a pochi metri di distanza si conclude il vostro pasto al «Lugana»: un ristorante d'albergo ma autonomo, slegato dalle formule della pensione per intercettare la domanda di clienti in cerca soprattutto di «sapori semplici e autentici», dice Monica De Mori.
CON L'ARRIVO di Gazzineo, tre anni fa, il locale ha recuperato il camino e riaperto una griglia dove ogni giorno cuociono carni e pescato, il punto forte della carta. Immancabili i sapori del lago, ben rappresentati nell'esaustivo antipasto benacense (un classico del locale), come nei delicatissimi Tortelli di Coregone, Grana Padano ed erba cipollina. I vini? Ca' dei Frati, of course. Per un conto che alla carta spazia tra 40 e 45 euro, con un menù-degustazione a 38.
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