Vini rosati, Brescia
protagonista
«in un successo
internazionale»

di Amedeo Cordini
LA TIPOLOGIA. Il Chiaretto Valtenesi contribuisce alla crescita di un mercato mondiale. Nel mondo la produzione di rosè vale circa 25 milioni di ettolitri
La produzione di vini rosati è in costante crescita a livello mondiale
La produzione di vini rosati è in costante crescita a livello mondiale
La produzione di vini rosati è in costante crescita a livello mondiale
La produzione di vini rosati è in costante crescita a livello mondiale

Chiaretto, rosato, rosè: chiamatelo come preferite, ma il vino declinato in rosa sembra ormai destinato a rappresentare la variante più vivace degli scenari enogastronomici contemporanei e futuri.
L'INDICAZIONE è emersa dall'ultima edizione di «Italia in Rosa», la rassegna di Moniga del Garda che ha tenuto banco nel corso del ponte del 2 giugno riscuotendo un grande consenso. La manifestazione ha ospitato 100 cantine e oltre 150 etichette solo parzialmente indicative di una produzione in crescita da vent'anni. Il quadro internazionale della situazione è stato fornito da un'autentica autorità in materia come Roque Pertusa, presidente Civp (Conseil Interprofessionnel des Vins de Provence), esponente di rilievo di un'area vocata, la Provenza per l'appunto, dove i rosé nelle diverse espressioni delle denominazioni «Cote de Provence» rappresentano l'84% della produzione vitivinicola. Una sorta di vero e proprio bastione rosa che ha ormai assunto la leadership mondiale in questa tipologia: questa è del resto la prima regione viticola nel settore in un Paese, la Francia, che detiene il primato mondiale.
«OGGI LA produzione di rosè vale complessivamente circa 25 milioni di ettolitri» (più di tre quarti in Europa), «pari al 10% del volume complessivo di vini fermi - ha spiegato Pertusa -. La Francia è il primo Paese con sei milioni e mezzo di ettolitri, seguito da Italia, Stati Uniti e Spagna. Un terzo del consumo è concentrato in Francia: l'Italia è al 6%, la Spagna al 4%». Per questa situazione il Paese transalpino è anche leader nella classifica dei principali importatori con una quota del 28%, contro una quota export del 14%. Negli ultimi due anni il consumo dei rosati in Francia ha oltrepassato i bianchi per una quota pari al 27%: a livello mondiale è aumentato del 13% negli ultimi otto anni. Il «rosa», quindi, è a tutti gli effetti il terzo colore del mercato con rosso e bianco: «ma per il futuro servono regole certe, perché una definizione unica di rosato ancora non c'è», ha detto Pertusa.
A QUESTO sempre più imponente «successo internazionale» contribuisce con una sua piccola quota anche Brescia con il Chiaretto della Valtenesi: una tipologia che, nel giro degli ultimi cinque anni, è passata da 480 mila a 1,37 milioni di bottiglie, a testimoniare anche in questo caso un successo sempre crescente. Che, secondo qualcuno, potrebbe essere solo agli inizi. «Con quel colore straordinario e la sua piacevolezza ha tutte le carte in regola per diventare l'aperitivo ufficiale del lago di Garda - ha detto Paolo Rossi, presidente di Federalberghi Lombardia -. Sono convinto che questo vino potrebbe diventare un brand straordinario per il territorio benacense: una maggiore diffusione sulle tavole dei grandi ristoranti delle capitali europee lo trasformerebbe in un driver veramente d'eccezione per l'economia legata al turismo».
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