Terzo giorno: terza sessione

«Il successo del Made in Italy passa attraverso la valorizzazione delle materie prime»

Festival del Futuro - de castro

“La nuova Pac Europea. Sostenibilità e valorizzazione della qualità delle materie prime come fattore critico di successo del Made in Italy”. In collaborazione con Food Trend Foundation.

Relatori: Paolo De Castro, Parlamento europeo; Stefano Berni, Direttore generale, Consorzio Grana Padano; Luca Giavi, Direttore generale, Consorzio del Prosecco; Luigi Consiglio, Presidente GEA intervista; Ettore Prandini, Presidente, Coldiretti.

 

DE CASTRO: Settore agroalimentare rappresenta un’eccellenza. Secondo settore dell’economia nazionale per produzione, export e occupazione. E in Europa è il primo settore dell’economia manifatturiera.

 

 

BERNI (Grana Padano): La tradizione nei tratti fondamentali è rimasta inalterata, ma si è innovata in base alle esigenze logistiche, economiche, salubrità. Oggi si parla tanto si sostenibilità: nel 2007 abbiamo lanciato uno dei primi progetti del nostro sistema di misurazione di emissione di anidride carbonica, siamo stati dei pioneri. Un prodotto come il nostro deve avere rispetto del territorio perché la materia prima arriva da lì. L’altro aspetto che consente il successo ai prodotti certificati italiani, come nel caso del Grana Padano, è dato dalla remuneratività.

Chiediamo norme che ci permettano di continuare a fare quello che stiamo facendo, ma anche che ci permettano di non essere aggrediti dai “copioni”:

 

GIAVI (Prosecco): L’innovazione è importantissima anche nel settore agroalimentare. Abbiamo trascurato per molto tempo tutta la componente che avviene nella fase di trasformazione: cambio di rotta, grande attenzione al campo sì, ma anche alla cantina. Abbiamo la necessità di andare a narrare al consumatore le peculiarità di una bottiglia prodotta nel Vicentino piuttosto che nel Trevigiano.

Qualità oggi è data dal disciplinare di produzione, un “contratto” che le aziende fanno con i consumatori. Di qui l’importanza dell’innovazione nei sistemi di tracciabilità.

 

PRANDINI (Coldiretti): Sempre più importante creare un sistema che comprenda tutta la filiera del comparto agroalimentare, partendo dal ruolo che le imprese agricole esercitano, passando per l’industria e arrivando alla trasformazione e soprattutto alla grande sfida dell’internazionalizzazione, quindi il ruolo che possono avere tutti coloro che possono contribuire nella formazione e nella ricerca.

Fattori successo Made Italy nel mondo: materia prima italiana, valorizzata, migliorata nella genetica. La genetica ci aiuterà oggi che abbiamo a disposizione nuove forme di ricerca applicata. Il prossimo passo sarà sul campo, non solo in laboratorio. La possibilità di intervenire sul dna della singola pianta, per dare una risposta concreta anche nell’ambito dei cambiamenti climatici perché saranno piante più resistenti. Ma soprattutto creiamo le condizioni per le quali si possa aumentare la capacità produttiva nel nostro Paese. Servono anche investimenti di carattere strutturale; ad esempio il ruolo dei bacini di accumulo, fondamentale la gestione delle risorse idriche.

Serve un meccanismo per portare l’innovazione in tutto il sistema agroalimentare, dove i grandi gruppi devono essere un traino affinché l’intera filiera ne possa beneficiare.