Secondo panel della seconda giornata del Festival del Futuro, in collaborazione con Università Bocconi, si parla di mobilità sostenibile.
I relatori sono Gabriele Grea, Research fellow, GREEN, Università Commerciale L. Bocconi (chairman); Alessandro Finicelli, CEO, Autobynet Srl; Francesco Naso Segretario generale, Motus-E; Gabriele Catacchio, Global e-Mobility Communication Manager, Stellantis; Federico Caleno, Head of e-Mobility Italy, Enel X.
Catacchio: «L'elettrificazione ci vede tutti coinvolti, anche perchè nel 2050 ci saranno 7 miliardi di persone nei centri urbani. Nel 2035 non potranno più essere vendute vetture a combustione. Ma se anche domani tutte le auto europee fossero elettriche, avremmo risolto solo un decimo del problema globale
Stiamo lavorando su una connettività elevata delle vetture e sulla guida autonoma»
Finicelli: «Il veicolo può essere controllato in remoto ma anche controllare ciò che ha all'esterno. Si può lavorare sulla manutenzione predittiva, come viene fatto anche monitorare le infrastrutture: si stanno cercando degli standard di comunicazione fra veicolo e infrastruttura»
Caleno: «Il concetto di mobilità che conosciamo sta cambiando. Dobbiamo lavorare per avere le infrastrutture per la mobilità elettrica, con le possibilità di ricarica non solo private. Le ricariche dovranno essere veloci e comode, non durare qualche ora»
Naso: «Rispetto alla situazione prepandemica si stanno perdendo quote di mercato del 30%: il parco auto circolante è vetusto e non è bene per l'aria delle nostre città. La crescita del comparto elettrico 100% è impressionante. Il 58% degli utenti sarebbero disposti a passare alla mobilità elettrica. In Italia siamo sopra la media europea come punti di ricarica, ma ce ne sono pochi ad alta potenza. I prezzi sono ancora alti, ma con l'economia di scalo si abbattono anche quelli
La quota di immatricolato dell'elettrico è ormai del 10% stabilmente anche in Italia, per arrivare al 15-20% serve un apporto statale sui prezzi. L'elettrico aiuterà anche il futuro dei trasporti, che attualmente invece stanno aumentando le emissioni».