Secondo giorno: quinta sessione

«L'intelligenza artificiale è una delle chiavi del futuro, ma serve un'etica»

La sessione sul lavoro al Festival del Futuro (foto Marchiori)
La sessione sul lavoro al Festival del Futuro (foto Marchiori)
La sessione sul lavoro al Festival del Futuro (foto Marchiori)
La sessione sul lavoro al Festival del Futuro (foto Marchiori)

VERSO NUOVI MODELLI DI LAVORO TRA FISICO E DIGITALE In collaborazione con Luiss.

Relatori: Maria Savona, Professor di Economia, Dip. Economia, Luiss e Università del Sussex (chairman); Giovanna Della Posta, Amministratore Delegato, Invimit SgR; Ornella Chinotti, Managing Director Italia e Francia, SHL; Agostino Santoni, Vice-President Cisco South Europe; Quibyt; Giuseppe Italiano, Professor of Computer Science, Luiss.

È la quinta sessione della seconda giornata del Festival del Futuro 2021.

 

Della Posta : «Nonostante la nostra matrice pubblica, la parte di intelligenza artificiale fa parte del nostro scouting degli investimenti, analizzando il territorio circostante a un immobile per accogliere una progettualità»

Chinotti: «L'artificial intelligence nel reclutamento aumenta soprattutto nelle grandi aziende. Dà la possibilità ad aziende e lavoratori di trovare la propria dimensione e riduce le possibili discriminazioni. Ma ci sono implicazioni etiche: come si possono coniugare con le implicazioni scientifiche? Le normative sono più lente della tecnologia. È per questo che bisogna dotarsi di regole etiche: tutte i criteri devono essere pertinenti allo scopo, avere una teoria di riferimento, l'a.i. deve essere sviluppata da esperti di diverse estrazione, l'a.i. serve a creare condizioni migliori per le persone, per i clienti e per le aziende»

Santoni: «La pandemia ha visto un aumento degli attacchi cibernetici: l'i.a. serve ad evitare questi attacchi. Noi blocchiamo ogni giorno 80 miliardi di attacchi. La privacy è un diritto fondamentale dell'uomo

Noi abbiamo dato alle Rsa di un sistema di telecomunicazione con le famiglie con alta qualità di audio e di video: abbiamo capito quanto è importante fare tecnologia semplice. Anche poter scegliere se lavorare da casa o in ufficio è un diritto al quale crediamo, la pandemia ce l'ha tolto».

Italiano: «Viviamo in un mondo di algoritmi e di machine learning, che sono ovunque ormai. Questa pandemia ci ha fatto capire l'importanza dei dati: tutti i paesi hanno preso decisioni fondamentali sulla base dei dati. L'analisi dei dati è fondamentale per il futuro, con persone in grado di leggerli: saperlo fare è la chiave del lavoro di domani, come negli anni scorsi lo è stato sapere l'inglese. Servono persone che abbiano familiarità con i dati ma anche con le parole, per poter raccontare i dati».