Oggi alle 13

Il Museo Nicolis a Monza con due auto uniche: svelati i nomi dei piloti di Formula 1 che sfileranno

Parteciperà alla Drivers' parade con una Diatto e una Ansaldo
Diatto & Ansaldo: le due auto del Museo Nicolis che sfileranno a Monza
Diatto & Ansaldo: le due auto del Museo Nicolis che sfileranno a Monza
Silvia Nicolis svela il nome dei piloti

Il Museo Nicolis sulla griglia di partenza del Gran premio d'Italia per salutare in mondovisione milioni di appassionati: due sono le vetture della collezione veronese che sfileranno con a bordo i piloti di Formula Uno per la prestigiosa «Drivers' Parade»: Mick Schumacher e Kevin Magnussen del team Haas saliranno sulla rara Diatto "tipo 20 A" e sulla Ansaldo 4C/S, entrambe degli anni '20. Un'occasione unica, resa possibile grazie alla collaborazione con Aci Storico, Aci Italia, Aci Milano, per festeggiare il centenario dell'Autodromo di Monza. Inaugurato nel 1922 è il quarto autodromo permanente più antico al mondo.

 

Pezzi che hanno fatto la storia

E per una ricorrenza tanto importante non poteva mancare la Diatto "tipo 20 A" del 1924, rarissimo marchio che proprio nell'autunno del '22 fu in pole position al 1° Gran Premio d'Italia disputato a Monza. Si tratta di una vettura inconsueta, oggi al mondo se ne contano solo pochi esemplari. Fondata a Torino nel 1905, Diatto vanta un prestigioso palmares di oltre 300 successi conseguiti nei più importanti rally e circuiti, conquistando e mantenendo per oltre 20 anni, dal 1906 al 1930, posizioni da primato con i piloti più grandi del periodo tra cui Alfieri ed Ernesto Maserati, Tazio Nuvolari. Quella del museo è una torpedo, i cui freni sono situati solo sulle ruote posteriori: caratteristica tipica dell'epoca, destinata a scomparire verso la fine degli anni '20.A farle compagnia ci sarà la Ansaldo "4/CS" del 1924: la versione che contribuì in modo determinante a costruire la fama sportiva del brand. L'esemplare custodito al Museo Nicolis è testimone di una storia ricca di successi. Era appartenuto a Ettore Mayr, rappresentante trentino del marchio, che fece modificare la testata per dare qualche cavallo in più alla sua CS. Questa variazione, unita al cambio ravvicinato a sole tre marce, gli permise di percorrere il chilometro lanciato su una base misurata dall'A.C. di Trento a 119 km/h contro i 110 km/h promessi dalla casa. Ottenne così diversi successi in gara, tra cui la vittoria alla corsa "Trento-Bondone" del 1925.Due vetture dall'anima competitiva che alle ore 13 di oggi accenderanno i motori a Monza per la "F1 Drivers' Parade" con a bordo due grandi campioni di oggi. Sarà per tutti gli appassionati l'occasione per ammirare due vetture magnifiche, come ovviamente si potrà fare anche al Museo Nicolis di Verona, inaugurato il 9 settembre del 2000, che vanta anche una rara collezione di 110 volanti F1 autografati dai più famosi piloti della storia. .

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