Suzuki risfodera la Katana Il mito torna più affilato che mai

di di EMANUELE ZANINI
Design affascinante per la Suzuki Katana 2019 con faro anteriore quadrato, coda «tagliata», semi carenatura e porta targa basso
Design affascinante per la Suzuki Katana 2019 con faro anteriore quadrato, coda «tagliata», semi carenatura e porta targa basso
Design affascinante per la Suzuki Katana 2019 con faro anteriore quadrato, coda «tagliata», semi carenatura e porta targa basso
Design affascinante per la Suzuki Katana 2019 con faro anteriore quadrato, coda «tagliata», semi carenatura e porta targa basso

¬ Il mito è tornato. La spada dei samurai è tornata più affilata che mai. Suzuki rilancia, in chiave moderna, uno dei suoi cavalli di battaglia degli anni Ottanta, la Katana (il nome richiama appunto la lunga lama usata dai samurai giapponesi). Una moto iconica, che ha mantenuto intatti, a distanza di quasi quarant’anni, fascino e personalità. Come sul modello lanciato nel 1981, anche nell’edizione 2019 uno dei tratti distintivi della due ruote nipponica è il faro anteriore quadrato, a cui si aggiunge la coda «tagliata», la semi carenatura e il porta targa basso, che le donano un design affascinante. Le linee della nuova Katana sono frutto della creatività di un designer italiano, Rodolfo Frascoli, che ha reinterpretato un chiave moderna la mitica motocicletta giapponese. La silhouette è filante mentre le luci e le frecce a led danno un ulteriore tocco all’estetica. Il risultato è senza dubbio un omaggio alla moto di Muth, ma allo stesso tempo non si tratta di una «operazione nostalgia». Sotto la carrozzeria ruggisce un quattro cilindri in linea raffreddato ad acqua da 999 cc e 150 cavalli di potenza, ereditato dalla cugina supersportiva GSX-R 1000. L’elettronica è ridotta al minimo: ci sono solo ABS Bosch e controllo della trazione regolabile ed escludibile. Tutto il resto è nelle mani del pilota. Il telaio perimetrale è in alluminio leggero, come il forcellone. Le sospensioni sono completamente regolabili con la forcella KYB da 43 millimetri, e l’impianto frenante è firmato da Brembo: pinza ad attacco radiale con quattro pistoncini su doppio disco anteriore da 310 mm. Tra le dotazioni tecnologiche spicca invece il display multi funzione lcd con strumentazione digitale racchiuso all’interno del cupolino. Le prestazioni sono da sportiva così come la posizione di guida a cui comunque non è difficile adattarsi. Il motore Suzuki colpisce per reattività e corposità ai medi regimi, che si trasforma in cattiveria pura arrivando a ridosso dei 10mila giri. Katana ha dalla sua una forte personalità, una stradale dalla vocazione sportiva, capace di essere docile nella guida urbana di tutti i giorni, ma anche di trasformarsi e diventare «cattiva» se si apre il gas fino in fondo. La Suzuki Katana è già ordinabile nelle concessionarie: i prezzi partono da 13.690 euro.

Suggerimenti