al Centro Don Calabria in via San Marco

Apnee notturne e rischi connessi, incontro con i medici dell’ospedale di Negrar

di Camilla Madinelli
Tante persone ignorano quanto il forte russamento accompagnato dalla sospensione del respiro per alcuni secondi sia fattore di rischio di patologie neurologiche e cardiovascolari
Il dottor Gianluca Rossato
Il dottor Gianluca Rossato
Il dottor Gianluca Rossato
Il dottor Gianluca Rossato

Apnee ostruttive del sonno, che disturbano il riposo, condizionano il lavoro e possono far male alla salute. Domani, sabato 26 novembre, di apnee notturne e rischi connessi si parla alle 10.30 al Centro diagnostico terapeutico Sacro Cuore in via San Marco 121 in un incontro a cui partecipano gli esperti dell’Associazione apnoici italiani (Aps) e del Centro di Medicina del sonno dell’Irccs ospedale di Negrar di Valpolicella.

Si tratta di una tappa dell’iniziativa Aperitivo con l’esperto, che l’Aps sta organizzando in Italia e si concluderà con un momento conviviale. Per partecipare occorre prenotarsi: e-mail centrodelsonno@sacrocuore.it - tel. 045 6013644 (dalle 9 alle 12).

All’incontro intervengono il dottor Gianluca Rossato, responsabile del Centro di Medicina del sonno, e Antonio Corica, tecnico di Neurofisiopatologia, sempre di Negrar, che parleranno dal punto di vista clinico. Il presidente degli apnoici italiani, Luca Roberti, e il vicepresidente, Trifone Mastrogiacomo, illustreranno l’attività dell’associazione a favore dei pazienti.

Sarà trattato anche il tema dell’idoneità alla guida delle persone affette da apnee: dal 2017 la normativa prevede che, nel caso di sospetta o accertata sindrome, il rinnovo della patente sia subordinato ad accertamenti medici.

I dati del Centro di Medicina del sonno dell’Ircss Sacro Cuore Don Calabria parlano chiaro. Su un campione di 100 pazienti, degli oltre 300 visitati nel 2019, il 66 per cento presentava un grado moderato o grave di sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Ma rappresentano solo la punta dell’iceberg. Tante persone ignorano ancora quando il forte russamento accompagnato dalla sospensione del respiro per alcuni secondi sia fattore di rischio di patologie neurologiche e cardiovascolari. 

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