Prende il via a fine aprile, alla Clinica Pederzoli di Peschiera del Garda, un progetto di ricerca nell'ambito dei disturbi dello spettro autistico che coinvolgerà circa 250 persone tra bambini e ragazzi affetti dalla sindrome autistica e loro familiari. Il progetto prevede la raccolta dati, l'analisi e lo studio approfondito di alcune sostanze tossiche - citochine pro infiammatorie - che nei soggetti affetti da autismo raggiungono dall'intestino il tessuto cerebrale, provocano neuro infiammazioni diffuse e di conseguenza determinano una serie di sintomi specifici. L'obiettivo è capire meglio il ruolo di queste citochine sulle neuro infiammazioni per poter intervenire precocemente, ad esempio su infezioni o disturbi intestinali nei bambini, prima che si cronicizzino e concorrano a strutturare determinati comportamenti tipici dell'autismo.
Si tratta della prima ricerca di questo tipo in Italia ed è stata presentata stamattina, 14 aprile, alla Pederzoli dal direttore sanitario della clinica gardesana Gianluca Gianfilippi, dal responsabile e coordinatore del progetto Maurizio Brighenti, neuropsichiatra infantile e fondatore a Verona del Centro Autismo di Marzana, e dal direttore del Dipartimento di Neurologia alla Pederzoli Giampietro Zanette. La ricerca è infatti promossa dal reparto di Zanette e dal Laboratorio analisi dell'ospedale insieme a Gisa-Gruppo italiano studi autismo, alle associazioni di genitori Luna di Brescia e Abal del Veronese, all'Università di Ferrara con in prima linea i professori Donato Gemmati e Veronica Tisato. Il progetto è inoltre sostenuto dai Rotary Club di Peschiera e del Garda, dai club veronesi e dal Distretto 2060, nonché dalla Fondazione Bassi-Tessari di Peschiera del Garda.