Salute e bambini

Scarlattina, impennata di casi. Con nuovo test, diagnosi in 6 minuti

di Camilla Madinelli
Al Sacro Cuore Don Calabria di Negrar l'esame molecolare simile a quello per il Covid
Fabio Formenti, biologo molecolare e coordinatore del Laboratorio di microbiologia dell'Irccs Sacro Cuore Don Calabria
Fabio Formenti, biologo molecolare e coordinatore del Laboratorio di microbiologia dell'Irccs Sacro Cuore Don Calabria
Fabio Formenti, biologo molecolare e coordinatore del Laboratorio di microbiologia dell'Irccs Sacro Cuore Don Calabria
Fabio Formenti, biologo molecolare e coordinatore del Laboratorio di microbiologia dell'Irccs Sacro Cuore Don Calabria

Aumentano i casi di scarlattina in Veneto, 1.506 dal primo gennaio di quest’anno. La patologia infettiva ha registrato, nei primi quattro mesi del 2023, un aumento in tutta la regione come in altre parti d’Italia, soprattutto tra i bambini sotto i 15 anni. L’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar mette a disposizione un test molecolare che permette diagnosi in sei minuti e non necessita della conferma dell’esame colturale, per il quale servono dalle 48 alle 72 ore. E prima arriva la diagnosi, prima arriva la cura.

La rapidità di risposta, infatti, permette al medico curante d’intervenire tempestivamente sulla scarlattina con la terapia antibiotica, che la risolve nella grande maggioranza dei casi. Oppure, se la risposta è negativa, consente di non effettuare in via preventiva inutili somministrazioni in attesa dei risultati. L’esame molecolare è simile a quello per il Covid e viene effettuato dal laboratorio di microbiologia dell’Irccs di Negrar, diretto dalla dottoressa Francesca Perandin, previa prenotazione sul sito web dell’ospedale. In pratica, è un tampone faringeo che verifica l’eventuale presenza di infezione a livello della gola causata dallo Streptococco beta emolitico di gruppo A, batterio responsabile della faringite streptococcica e della scarlattina.

«A differenza dei test rapidi non molecolari di cui dispongono in ambulatorio i pediatri di libera scelta, questo non necessita della conferma dall’esame colturale del materiale prelevato», spiega il dottor Fabio Formenti, biologo molecolare e coordinatore del laboratorio. «Un enorme vantaggio. Perchè la rapidità di risposta del test consente di ottenere il referto in circa un’ora, il tempo per i passaggi dal Drive in dove viene effettuato il tampone al Laboratorio. Questo permette al medico curante di intervenire rapidamente o di evitare farmaci in via precauzionale».

I 1.506 casi di scarlattina sono un numero molto più alto rispetto agli anni precedenti. Per trovare un picco simile, fa sapere l’ospedale in Valpolicella, è necessario tornare al 2012 e al 2013, quando ci sono stati rispettivamente 1.943 e 1.933 malati. La cause di questo nuovo rialzo? «Possono essere molte», risponde il dottor Giorgio Zavarise, pediatra infettivologo a Negrar. «Hanno sicuramente un ruolo le misure adottate per limitare la diffusione del Covid-19, come il blocco della circolazione delle persone, l’igiene delle mani e l’uso della mascherina. Tutto questo ha contribuito a mantenere basso il carico di molte infezioni pediatriche virali e batteriche, ma una volta allentate le restrizioni anche lo streptococco ha ripreso a circolare. Poi c’è un’altra ipotesi, da verificare», dice Zavarise. «Cioè che le infezioni da Covid-19 possano aver portato a una disregolazione immunitaria nei bambini, lasciandoli suscettibili a successive infezioni».

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