È veronese il primo malato di influenza 2021 del Veneto. Ventun anni, aveva qualche «malanno» che faceva pensare al Covid 19 - febbriciattola, tosse, ossa rotte, stanchezza -, s’è presentato all’ospedale di Negrar per fare il tampone e, con gran sollievo, ha avuto il piacevole responso: una semplice, normale, influenza stagionale. La scoperta è stata possibile solo perché all’Irccs Sacro Cuore Don Calabria, dall’anno scorso, è stato introdotto il triplice referto su tutte le richieste di test molecolare Covid: viene fatto un solo tampone ma si cercano sempre i tre virus, quello appunto del Coronavirus, quello dell’influenza (di tipo A e B) e quello sinciziale esploso tra i bambini, causa delle diffuse bronchioliti e polmoniti che stanno vedendo molti piccolissimi, anche sotto l’anno, ricoverati nelle pediatrie.
Così, grazie a questo triplice approccio diagnostico, il laboratorio di Microbiologia del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dell’ospedale della Valpolicella, diretto dalla dottoressa Francesca Perandin, ha avuto il primato di trovare il primo caso ufficiale di influenza della regione. «Abbiamo eseguito il tampone naso-faringeo sul giovane che presentava i sintomi del Covid», conferma la biologa, «sul campione prelevato abbiamo effettuato l’analisi molecolare di tipo Pcr in grado ricercare contestualmente l’acido nucleico (Rna) di tutti e tre i virus. E abbiamo così scoperto che a mettere ko il giovane, non è stato, per fortuna, il Covid ma il virus influenzale. Abbiamo inviato a Padova il tampone per procedere con la tipizzazione, sono stati i colleghi patavini a dirci che è il primo caso di influenza dell’anno».
La dottoressa spiega che «la scelta di fare questo tipo di verifica diagnostica, anche quando non richiesta, è dettata proprio perchè i sintomi del Coronavirus sono assolutamente sovrapponibili a quelli di un’influenza o di una polmonite», precisa, «e dal momento che dal punto di vista clinico è impossibile discernere quale sia l’infezione che causa febbre, tosse e difficoltà respiratorie, l’analisi molecolare è l’unica soluzione certa. È un vantaggio notevole dal punto di vista di salute pubblica perché consente tempestivamente di individuare i pazienti colpiti dall’infezione da Sars Cov 2, che devono sottoporsi a isolamento e segnalare i contatti stretti, e coloro che invece hanno contratto l’influenza o il virus respiratorio sinciziale». Dal 10 ottobre a ieri a Negrar sono stati eseguiti 7.026 tamponi molecolari di cui 216 con esito positivo a Sars-CoV2, 207 al virus sinciziale e uno solo, quello appunto del ventunenne, all’influenza.