giornata mondiale contro il cancro

Tumori, decessi in costante riduzione: incidenza in calo nei maschi, sopravvivenza migliore per le femmine

Il registro tumori del Veneto unico per dimensione della popolazione censita. Nell’anno appena concluso in regione diagnosticati 33.580 nuovi casi di tumore maligno. Zaia: «Ma i nostri livelli sanitari sono d'eccellenza»
Nel sesso femminile i tumori della mammella sono i più frequenti, ma il numero di casi è stabile ormai da 20 anni
Nel sesso femminile i tumori della mammella sono i più frequenti, ma il numero di casi è stabile ormai da 20 anni
Nel sesso femminile i tumori della mammella sono i più frequenti, ma il numero di casi è stabile ormai da 20 anni
Nel sesso femminile i tumori della mammella sono i più frequenti, ma il numero di casi è stabile ormai da 20 anni

«In Veneto abbiamo un registro tumori che è unico per dimensione della popolazione censita. Affronta i tumori che insorgono in quasi cinque milioni di cittadini. Questo fa della nostra Regione un protagonista nella lotta contro il Cancro e i numeri riportati sono i dati di un grande impegno e la guida per le strategie di prevenzione e terapia oncologica che vedono la Regione in prima linea. Nell’anno appena concluso sono stati diagnosticati 33.580 nuovi casi di tumore maligno: 17.898 nella popolazione maschile e 15.682 in quella femminile. Sono numeri che riassumono altrettante sfide per la nostra sanità e altrettante battaglie personali per i pazienti. Ma sono anche un indicatore di come nello sforzo enorme che ha segnato gli anni della pandemia, l’attività diagnostica oncologica è andata avanti; il nostro impegno non vuole lasciare indietro nessuno».

Così il Presidente Luca Zaia, in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro, che si celebra ogni anno il 4 febbraio, sottolinea l’impegno della Regione del Veneto e delle sue strutture sanitarie nel contrasto ai tumori.

«L’intuizione ormai consolidata delle Breast Unit, l’attività dello IOV e di tutta la rete oncologica veneta (ROV), il successo delle campagne di screening mirate alla prevenzione, il Registro Tumori che è il primo a livello nazionale a cui è stata riconosciuta la certificazione di qualità ISO 9001:2015, il livello della ricerca raggiunta nelle nostre Università anche con importanti collaborazioni internazionali, gli importanti investimenti in tecnologia diagnostica e terapeutica sono tutte conferme di come il nostro modello sanitario sia nel contrasto al cancro un fiore all’occhiello per tutto il Paese. Per noi è prioritario che i nostri cittadini sappiano che di fronte a un tumore non sono lasciati soli e possono contare su livelli sanitari di eccellenza».

Il Registro Tumori del Veneto - Direttore scientifico il professor Massimo Rugge - delinea la seguente situazione per il Veneto nell’anno 2022.

La fotografia dei casi nel 2022 in Veneto

In Veneto, nell’anno 2022, sono stati diagnosticati 33.580 nuovi casi di tumore maligno (Maschi: 17.898; Femmine: 15.682). Nel sesso femminile, i tumori della mammella sono i più frequenti (5.153 casi) in tutte le fasce di età. Seguono i tumori del colon-retto (1.631) e quelli del polmone (1.114). Nelle donne di età inferiore a 50 anni, spicca l’incidenza dei tumori della tiroide.

Nei maschi, il carcinoma della prostata è il più frequente (3.177 casi), seguito dai tumori del polmone (2.063) e del colon retto (1.970). Nei maschi più giovani di 50 anni, il melanoma è il tumore più frequente, seguito dai tumori del testicolo.

A gennaio del 2018, circa 300,000 residenti nel Veneto (6%) avevano sperimentato una diagnosi di tumore maligno. L'aumento della vita media dei Veneti e il miglioramento dei protocolli di diagnosi e cura fanno prevedere la crescita di questa popolazione.

Tumori in aumento e tumori in riduzione

Dall’inizio degli anni 2000, l’incidenza dei tumori è in continua riduzione nei maschi (-1,7% all’anno), mentre è sostanzialmente stabile nelle femmine. Nei maschi, la diminuzione dei tumori maligni interessa tutte le sedi, con una sola eccezione: il melanoma cutaneo, sempre più frequente in ambedue i sessi. Con la diminuzione del numero dei fumatori è significativamente diminuita la incidenza dei tumori polmonari; lo stesso non è per il sesso femminile, in cui è registrato un aumento dello 0,4%.

La prevenzione dà i frutti attesi nel carcinoma del colon-retto, che ha dimostrato una benvenuta decrescita (circa 4%). È certamente un successo, ma l’obbiettivo è arrivare alla “doppia cifra”. Più modesto è il decremento dei tumori della vescica e del rene.

Dopo la crescita degli anni ’90, il carcinoma della mammella femminile è stabile da circa 20 anni. Anche nella popolazione femminile la diagnosi precoce di carcinoma colorettale ha avuto effetti favorevoli, ma ritardati rispetto a quanto osservato nei maschi.

La sopravvivenza dei pazienti

Nei pazienti con tumore diagnosticato tra il 2014-2016, la sopravvivenza è stata migliore nelle femmine (69%) rispetto ai maschi (62%). È possibile ipotizzare che il vantaggio del sesso femminile consegua alla anticipazione diagnostica (effetto screening) e alle migliorate terapie (effetto oncologi) disponibili per il carcinoma mammario.

I decessi per causa neoplastica sono in costante riduzione. Nel 2021, sono deceduti 7,430 maschi e 6,279 femmine. Il tumore del polmone è stata la causa prevalente (2,259), seguito dai tumori colorettali (1,414), pancreatici (1,180) e della mammella (1,022).

Inquinamento PFAS e tumori

Sono stati recentemente aggiornati i dati di incidenza dei tumori nella popolazione residente nei 23 Comuni ad alto/medio impatto di contaminazione-PFAS (circa 130.000 soggetti). L’aggiornamento conferma quanto già documentato nel 2019. Nella popolazione maschile, la incidenza di tutti i tumori è stata simile a quella regionale, nel sesso femminile il numero dei tumori è risultato minore di quello della popolazione regionale non-esposta.

 

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