L'annuncio

Amazon: aumenta del 25% al mese l'abbonamento Prime. Pesa l'inflazione

Amazon aumenta del 25% il prezzo dell'abbonamento Prime al mese, del 38% quello annuale. In particolare, come si legge nella lettera inviata ai clienti, a partire dal 15 settembre 2022, il prezzo dell'abbonamento Prime mensile aumenterà da 3,99 euro a 4,99 euro al mese e il prezzo dell'abbonamento Prime annuale aumenterà da 36 euro a 49,9 euro all'anno. La nuova tariffa si applicherà ai rinnovi a partire dal 15 settembre 2022 incluso. Il cliente, precisa Amazon, può verificare la prossima data di rinnovo, modificare o cancellare l'abbonamento visitando il proprio account. Le ragioni di questa modifica, si legge nella lettera, «sono relative a un aumento generale e sostanziale dei costi complessivi dovuti all'inflazione, che incide sui costi specifici del servizio Amazon Prime in Italia e si basano su circostanze esterne, fuori dal nostro controllo».

I costi Amazon ricorda il proprio impegno per migliorare il servizio di Amazon Prime per i clienti: «È la prima volta - aggiunge - che modifichiamo il prezzo di Prime in Italia dal 2018. Nel frattempo, abbiamo ampliato la selezione di prodotti disponibili con consegna Prime veloce illimitata, senza costi aggiuntivi; abbiamo attivato e migliorato la consegna di generi alimentari con Amazon Fresh; e abbiamo aggiunto sempre più intrattenimento digitale di qualità, come serie Tv, film, musica, giochi e libri. In particolare, Prime Video ha ampliato la raccolta di serie e film Amazon Originals e ha attivato l'accesso allo sport dal vivo, come la Uefa Champions League».

La protesta Federconsumatori s’è espressa contro i rincari annunciati da Amazon. «I rincari sono causati, secondo quanto riporta l’azienda, da un aumento generale e sostanziale dei costi complessivi dovuti all’inflazione, che incide sui costi specifici del servizio Amazon Prime in Italia e si basano su circostanze esterne, fuori dal nostro controllò. Aumenti generalizzati che, è vero, sono sotto gli occhi di tutti, ma non sono certo tali da determinare un incremento del costo del servizio del 38,61%», scrive l’associazione.
«Per di più l’azienda, nella comunicazione alla clientela riporta che tale modifica è realizzata "sulla base di, e in conformità con, la Clausola 5 dei Termini e Condizioni Amazon Prime". Peccato che, all’art. 5 del suddetto documento, le possibili modifiche apportate dalla società dovrebbero essere riconducibili a ragioni di sicurezza, a un miglioramento delle funzioni esistenti, all’implementazione di nuove funzioni al Servizio Amazon Prime, all’evoluzione del progresso tecnologico, all’adozione di adeguamenti tecnici o alla necessità di garantire la continuità del Servizio Amazon Prime. Ci sembra che nessuna di queste motivazioni sia in grado di giustificare un aumento di questa portata. Con tale incremento, solo in Italia, l’azienda incasserà 83,4 milioni di euro in più, a livello globale ne dovrebbe incassare circa 5,3 miliardi. Non è infondato il sospetto che, attraverso tale operazione, Amazon voglia rifarsi, a spese dei cittadini, delle perdite riportate nel primo trimestre di quest’anno, che a livello globale ammontano a 3,8 miliardi di dollari, dopo un profitto di 8,1 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Invieremo all’AGCM una segnalazione per approfondire la natura, ma soprattutto la portata sproporzionata di questi aumenti. Ricordiamo che la società non è nuova all’Antitrust, che già a dicembre 2021 aveva emesso una multa per abuso di posizione dominante (1 miliardo di euro alle società del gruppo Amazon). Anche all’azienda chiederemo chiarimenti in merito a questi aumenti così elevati, da essere a nostro avviso del tutto fuori luogo e forse anche controproducenti, perchè indurranno molti cittadini, già stufi dei rincari, ad abbandonare il servizio». 

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