Cristoforetti pronta per la nuova missione: «Forse anche una passeggiata spaziale»

Slitta dal 19 al 20 aprile, il lancio della missione Crew-4 della SpaceX con a bordo l’astronauta Samantha Cristoforetti dell’Agenzia spaziale
europea (Esa). Lo ha detto Steve Stich della Nasa durante la conferenza stampa di presentazione della missione. Il rinvio è stato deciso per lasciare più tempo tra il lancio della missione privata Ax-1 e la Crew-4.

Al suo primo lancio da Cape Canaveral in Florida, l’astronauta Samantha Cristoforetti
non vede l’ora di scoprire le tradizioni pre-lancio di questa storica base da dove sono partite anche le missioni Apollo. Lo racconta lei stessa, durante la conferenza stampa di presentazione della missione Crew-4 della SpeceX presso presso il Johnson Space Center della Nasa a Houston.
«Il mio primo lancio - racconta AstroSamantha - è stato da Baikonour, una base intrisa di tradizioni dove si compie un percorso quasi rituale verso il lancio che porta a ripercorrere le tappe fondamentali passate da ogni altro equipaggio che ti ha preceduto, possibilmente anche Yuri Gagarin. Questo invece sarà il mio primo lancio dal Kennedy Space Centre e non vedo l’ora di scoprire quali sono le tradizioni pre-lancio». Sottolineando l’importanza dell’addestramento svolto per questa nuova missione, Cristoforetti ha spiegato che lei e i suoi
compagni hanno avuto la possibilità di incontrare per una pizza i membri della Crew-2 e hanno potuto dialogare in una call con i membri della Crew-3 per acquisire informazioni pratiche e suggerimenti prima del volo sulla navetta della SpaceX.

La missione potrebbe comprendere anche una passeggiata spaziale. Dell’ipotesi ha parlato la stessa astronauta, rispondendo alle domande dei giornalisti. «Mi sono addestrata per una passeggiata spaziale, con la tuta russa» e «potrebbe esserci la possibilità di passeggiata spaziale con un collega russo», ha detto Cristoforetti. Se questo avverrà o no, ha aggiunto, «si deciderà nei prossimi tempi, sulla base della programmazione» dell’attività sulla Stazione Spaziale che, ha rilevato, avviene nell’ambito di «un ambiente estremamente dinamico e flessibile».
 

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