Da Polaroid a walkman, gadget iconici ora sono piccoli tesori

Una Polaroid degli anni Settanta prodotta solo in sei esemplari che vale 150mila dollari, un computer Ibm degli anni Ottanta quotato 4.600 dollari, il modello Signature del Walkman del valore di 3.200 dollari. Nelle nostre case, inutilizzati o dimenticati in soffitta, potrebbero esserci dei piccoli tesori tecnologici. Oggetti iconici che il tempo ha reso immortali e rivalutato. A fare i conti uno dei più grandi rivenditori indipendenti di elettronica di consumo in Regno Unito, Ebuyer, che in una ricerca ha evidenziato il possibile costo attuale di questi oggetti tenuto conto dell’inflazione, con particolare riferimento ad alcune edizioni limitate.
Ad esempio, la macchina fotografica istantanea Polaroid resa celebre da Andy Warhol, negli anni Settanta è stata prodotta nella versione OneStep in solo sei esemplari: oggi ha un valore di 150 mila dollari statunitensi. Un computer Ibm, azienda pioniera del personal computing che spesso appare nelle raccolte dei collezionisti, ora vale 4.600 dollari. È il modello Ibm 5150 lanciato nel 1981 e allora commercializzato per 1.500 dollari.
Gli appassionati di musica di una certa generazione non possono dimenticare il walkman, pensato per ascoltare le audiocassette in mobilità con la cuffia, prima dell’iPod e degli smartphone dove scaricare le canzoni. Una rivoluzione che si deve alla Sony, che alle fine degli anni ’70 lanciò questo gadget tecnologico: oggi il pezzo da collezione più costoso è il Signature Series Walkman Digital Music Player, quotato oltre 3 mila dollari.
Chi era adolescente negli anni Novanta non può invece dimenticare il Game Boy di Nintendo, una console per giocare che sembrava un mattoncino bianco, si stima venduto in 200 milioni di unità. Ebbene una delle versioni più rare, il Pokemon Game Boy Advance SP Charizard Edition, in condizioni perfette può valere anche 15 mila dollari.

Suggerimenti