Scienza & Tecnologia

Twitter compie 15 anni e mette all'asta il primo "cinguettio" per beneficienza

«Sto impostando il mio twttr»: era il 21 marzo 2006 e Jack Dorsey, allora giovane sviluppatore, collaudava Twitter scrivendo il primo cinguettio della storia della piattaforma. Un testo di pochi caratteri, breve come un sms. Quindici anni dopo Dorsey, ora amministratore delegato della società, ha messo all'asta quel tweet e lo certifica attraverso la blokchain. La quotazione ha superato i 2,5 milioni di dollari, l'asta termina il 21 marzo e il ricavato andrà in beneficienza.

In 15 anni, Twitter, nato per accogliere comunicazioni veloci, di servizio, è diventato un media versatile che punta al profitto e fa politica. Nel corso degli anni ha documentato attraverso gli utenti tanti momenti di storia. Nel 2009 la rivolta in Iran e poi la Primavera araba, nel 2010 il terremoto di Haiti, la cattura di Osama Bin Laden nel 2011. Poi la tornata elettorale americana del 2016 che porta all'elezione di Trump e allo scoppio del Russiagate, con le informazioni fuori controllo in rete, compresi il linguaggio d'odio e le fake news. Problemi che Twitter, come tutti i social, sta provando ad arginare. Dopo l'ultima tornata elettorale americana ha bandito Trump per sempre.

Ha anche lanciato Birdwatch, con gli utenti in prima linea a identificare e segnalare tweet con informazioni false. Altra iniziativa è contro la disinformazione sui vaccini per il Covid: una etichetta ai tweet ritenuti "fuorvianti" e al quinto tweet non fondato scatta il bando permanente di un utente.

Lontano il 2016, in cui la piattaforma era in crisi economica e alla ricerca di una identità, ora Twitter guarda al futuro: punta a 315 milioni di utenti attivi al giorno e al raddoppio delle entrate annuali entro il 2023. Per arrivare a centrare questo obiettivo, condiviso con gli investitori, il social pensa ad un servizio a pagamento. Si chiamerà Super Follows e con un abbonamento mensile di 5 dollari circa si potrà accedere ai contenuti di alcuni profili, come quelli dei creator e dei giornali.

E vuole anche rubari spazi a Clubhouse, il social del momento con la chat audio Spaces disponibile a tutti gli utenti. Infine, Twitter vuol mettere le mani anche sul business della musica in streaming. Attraverso Square, società di servizi finanziari e di pagamento 'mobile', Dorsey si è comprato la maggiornaza di Tidal, società di Jay-Z, rapper, produttore e marito di Beyoncè.

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