Non cita Fedez ma il riferimento a lui e alla famiglia è chiaro. Dopo Sanremo, dopo settimane nelle quali tutti hanno fatto illazioni, avanzato sospetti, pensato a grandi crisi, ora Chiara Ferragni è tornata a parlare. Anzi a scrivere, sui social. Raccontando di queste ultime terribili, settimane.
“Fermarsi a respirare e a pensare, ricordandosi che è normale avere paura, è normale chiedersi se ce la farai, è normale offrire aiuto a chi intorno a te ne ha bisogno ma anche chiederlo a chi sai può esserti di supporto. Mi è capitato dopo settimane di cose emotivamente complesse che mi sono successe e ci sono successe come famiglia. E prosegue: “Sanremo, ora posso ammetterlo, è stato durissima, mi sono sentita fuori dalla mia zona di comfort a chiedermi se sarei stata capace, a dirmi che non potevo deludere chi credeva in me e a non darla vinta a chi mi voleva vedere sbagliare. Che poi certo odio gratuito non capisci proprio perché ti debba essere buttato addosso senza un reale motivo, ma quello è un altro discorso”.
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Inevitabile il riferimento alla famiglia, forse anche al periodo in cui ha dovuto stare accanto al marito Fedez, che a sua volta su Instagram ha raccontato i brutti effetti provocati dall’antidepressivo che assumeva: “Contemporaneamente”, prosegue quindi Chiara, “ho dovuto esserci per la mia famiglia, provare ad essere forte per tutti, a capire come risolvere problemi più grandi di me con la paura di non farcela come moglie e anche come mamma, perché con i tuoi bambini devi essere tu quella forte, sempre. A volte ho provato anche dello sconforto trovandomi a chiedermi cosa sarebbe successo se fossi crollata anche io. Ho pianto, da sola e con chi mi vuole bene e mi ha voluto regalare un abbraccio e una parola di conforto per aiutarmi ad essere forte per tutta la mia famiglia, ma anche per le 60 persone che lavorano con me per cui tutti i giorni devo essere sul pezzo e tener fede agli impegni presi altrimenti restiamo tutti senza lavoro. Lo ammetto tutto questo mi ha fatto sentire tra mille fuochi, tra tante, a volte troppe responsabilità familiari, umane e professionali. Ma mi ha fatto trovare anche una nuova forza, forse di persona più adulta".
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E conclude: "Certo a volte vorrei concedermi di dirmi “Chiara ci sei anche tu, oggi puoi essere fragile, puoi sbagliare, puoi essere tu quella che chiede aiuto”. Per ora è il momento di tirare dritto e provare a far funzionare le cose, di aggiustarle senza fingere che tutto vada bene, ma provando a farle andare bene veramente".