LA RASSEGNA. L’appuntamento brinda a un quarto di secolo rivolgendosi agli enoturisti, ma strizzando l’occhio anche a consumatori sempre più consapevoli e preparati

«Cantine Aperte»,
un tour nel
vino d’autore

di Claudio Andrizzi
Cantine Aperte brinda quest’anno a un quarto di secolo di vita
Cantine Aperte brinda quest’anno a un quarto di secolo di vita
Cantine Aperte brinda quest’anno a un quarto di secolo di vita
Cantine Aperte brinda quest’anno a un quarto di secolo di vita

Claudio Andrizzi

Cantine Aperte taglia il quarto di secolo. Il tradizionale happening del Movimento Turismo del Vino verrà celebrato in tutta Italia domenica con un grande brindisi da nord a sud dello Stivale.

Brescia come sempre sarà in primo piano a giocare la parte della Leonessa nello scenario lombardo: sono 19 in totale le insegne mobilitate per la giornata, dalle 10 alle 18, in rappresentanza di tutte le principali aree vocate della provincia.

IN PRIMO PIANO - e non poteva essere altrimenti - le produzioni di Franciacorta: ben nove le aziende visitabili sul territorio, da Tenuta Quadra a Cologne fino a Contadi Castaldi di Adro, passando per la Tenuta Ambrosini di Cazzago, Fratelli Berlucchi a Borgonato, Bosio a Timoline di Corte Franca, Romantica a Passirano e La Manega di Natale Rizzini a Gussago, dove per altro, come ogni anno, c’è anche la possibilità di visitare le storiche distillerie Maddalena Peroni.

Sarà della partita anche il fenomeno emergente Lugana, con sei insegne fra le più importanti del comprensorio inserite nel circuito: Perla del Garda a Lonato, Citari e Cà Maiol a Desenzano, Borgo La Caccia a Pozzolengo, oltre a due realtà, Selva Capuzza di San Martino e Cobue di Pozzolengo, dove gli appassionati potranno avere la possibilità di degustare anche due fra le più appassionanti interpretazioni contemporanee di San Martino della Battaglia, minuscola Doc gardesana basata sull’utilizzo di uve Tuchì (un tempo detto anche Tocai).

D’OBBLIGO UN SALTO a Castrezzone di Muscoline per un sorso di Chiaretto della Valtènesi all’azienda agricola La Guarda di Gigi Negri, mentre chi vuole scoprire i rossi corposi e sempre più sorprendenti del Montenetto (ma anche lasciarsi inebriare da bianchi e spumanti raffinati) lo potrà fare a Capriano da Lazzari, San Michele e Tenuta La Vigna e a Flero da Pratum Coller, l’azienda di Andrea Pirlo.

L’accesso ai banchi prevede l’iscrizione al Movinclub con consegna del kit dell’enonauta (tessera, tasca e calice) nella prima cantina visitata: il contributo è di 10 euro (15 euro in zona Franciacorta), parte del quale verrà devoluto all’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro con la quale Cantine Aperte ha stretto una solida partnership dallo scorso anno.

Un modo per dimostrare che il vino, consumato responsabilmente, è anche sinonimo di benessere e solidarietà.

Suggerimenti