Il presepe accende... i motori

Il presepe meccanico di Manerba è stato ideato nel 1997 dagli Amici di San Bernardo
Il presepe meccanico di Manerba è stato ideato nel 1997 dagli Amici di San Bernardo
Il presepe meccanico di Manerba è stato ideato nel 1997 dagli Amici di San Bernardo
Il presepe meccanico di Manerba è stato ideato nel 1997 dagli Amici di San Bernardo

Alessandro Gatta

Questione di pochi giorni, poi la meraviglia verrà finalmente svelata: sabato pomeriggio a Manerba s’inaugura la ventunesima edizione del presepe meccanico più conosciuto (e visitato) della provincia, il piccolo grande capolavoro realizzato dal 1997 dagli Amici di San Bernardo e come sempre allestito nella chiesa di San Giovanni a Solarolo. COMUNQUE VADA, sarà un successo: il presepe si sviluppa per oltre 320 metri quadri, occupando praticamente ogni spazio libero della chiesa, con 732 statuette costruite a mano e collegate tra loro da oltre 10mila metri di cavi, 147 motori per i movimenti elettrici e 5 per quelli robotizzati, 94 trasformatori, 15 schede elettroniche, e poi 320 metri quadri di tessuto solo per fare il cielo, 350 chili di pietre, 190 chili di gesso, quasi 4000 litri d’acqua e 1264 fogli di carta. Come ogni anno non mancano le novità: gli abili artigiani di San Bernardo hanno costruito ex novo un borghetto che ricorda quelli della Valtenesi, con tanto di chiesetta in fase di ristrutturazione (e muratori al lavoro), il teatrino dei burattini, il venditore in Apecar che al passaggio dei visitatori promette «frutta fresca di stagione» e addirittura «pesce fresco appena pescato a Manerba» (incredibile ma vero, il presepe parla: tra i contenuti sonori anche il marito che si lava i piedi con l’acqua calda e dice alla moglie di aspettare «perché la scòta», o i giocatori di briscola tra un «va lis» e un «càric»). Ovviamente imperdibili anche gli altri scenari, in un palcoscenico collettivo in cui si mescolano la vita dei pastori della Palestina e quella degli artigiani della Valtenesi. Un lavoro lungo e complesso, come i meccanismi che lo muovono: realizzazione e montaggio cominciano in primavera, il trasloco a settembre, la conclusione dei lavori proprio a dicembre. La nuova edizione apre sabato pomeriggio alle 14.30, in presenza del sindaco Isidoro Bertini e del parroco don Ivo Fiorini: l’allestimento sarà visitabile anche domenica mattina e pomeriggio, poi aperto tutti i giorni senza sosta dal 23 dicembre al 7 gennaio, e di nuovo per tre fine settimana fino al 28. L’entrata è libera e gratuita: per visite di gruppo è meglio prenotare telefonando al 388 0984885. Lo scorso anno, in poco più di un mese, il presepe ha accolto più di 33mila visitatori, arrivati da tutta la Lombardia (e dal Veneto, e dal Trentino). • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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