Al Rifugio Franco e Maria salendo dalla Piana del Gaver

di Fausto Camerini
Panorama dal Monte Listino
Panorama dal Monte Listino
Panorama dal Monte Listino
Panorama dal Monte Listino

Con Zaino in Spalla abbiamo visitato più volte salendo da diversi versanti il Rifugio Maria e Franco al Passo Dernal nel gruppo dell'Adamello. Oggi proponiamo la lunga e affascinante camminata che, partendo dalla Piana del Gaver, raggiunge quel nido d'aquila appollaiato lassù, tra pietraie e scogli granitici. Una fatica riservata a escursionisti ben allenati.Dalla Piana del Gaver, alla sinistra della centrale elettrica s'imbocca un sentiero che sale nel bosco e prosegue nel solco dell'Alta Valle del Caffaro e, superando un paio di gradoni della valle, raggiunge il Casinello di Blumone dove dal 2015 si trova un bivacco sempre aperto utile per le emergenze. Lasciamo a destra un sentiero per il Passo Serosine e a sinistra quello per il Passo Blumone e proseguiamo in fianco al torrente. Superati i resti di un ospedale militare della Grande Guerra si sale più ripidamente sino al Passo del Termine ricco di resti della guerra. Da qui un sentiero scende in Trentino verso la Valle del Leno. Noi pieghiamo a sinistra e risaliamo su una mulattiera la cresta est del Monte Listino (del quale possiamo anche raggiungere la vetta) sino a incontrare il tracciato del Sentiero numero 1, l'Alta Via dell'Adamello. La seguiamo a destra cominciando il tratto più selvaggio dell'itinerario, una lunga traversata tra praterie e fioriture d'alta quota, torrentelli, rocce montonate modellate dagli antichi ghiacciai, residui di neve; il tutto condito dalla vista delle splendide montagne che ci circondano, prima fra tutte il Carè Alto. Scavalcata la dorsale che scende dal Corno di Sensipie si prosegue dall'altro lato ancora con un tratto in traversata che ci porta al di sotto della Bocchetta Brescia, il tratto più impervio dell'itinerario dove il superamento di alcuni tratti rocciosi è facilitato da cavi. Arrivati alla selvaggia bocchetta si scende dall'altro lato dove è facile trovare neve anche a stagione inoltrata e in breve si arriva al rifugio dove è ovviamente consigliato pernottare. Consigliato anche, prima della partenza del giorno dopo, salire sulla vetta del Re di Castello (difficoltà? alpinistiche; facile, F) con itinerario segnalato che attraversa le selvagge pietraie tra la vetta e il Monte Dernal e infine supera le roccette poco sotto la cima; il tutto in meno di due ore. In determinate condizioni per la salita al Re di Castello possono essere utili i ramponi.

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