Appollaiato sul Passo del Valzellazzo
c’è un approdo sicuro da conquistare

Il bivacco al passo del Valzellazzo
Il bivacco al passo del Valzellazzo
Il bivacco al passo del Valzellazzo
Il bivacco al passo del Valzellazzo

Su quella impervia cresta che corre lungo il gruppo della Concarena a separare la provincia di Brescia da quella di Bergamo da pochi mesi c'è un nuovo bivacco. Appollaiato come un nido d'aquila sull'aspro valico del Passo del Valzellazzo avrebbe dovuto essere posizionato tempo fa al Passo Giannantoni in Adamello ma motivi legislativo-burocratici lo hanno impedito. Ben venga comunque questa bella novità che viene a regalare agli appassionati un utilissimo punto d'appoggio in una delle zone più selvagge delle nostre montagne; e che sarà frequentato soprattutto da chi percorre l'Alta Via delle Orobie Bresciane di cui il bivacco diventa posto tappa. Punto di partenza è la strada che da Schilpario sale al Passo del Vivione. Si parcheggia poco sotto al Rifugio Cimone della Bagozza e si sale lungo una stradina che passando poco sotto il rifugio si porta nell'ampia conca dei Campelli. Si lascia a sinistra il sentiero per il Monte Gardena e si attraversa un ponticello; poco dopo si abbandona la stradina per prendere a destra il sentiero per il Passo Valzellazzo indicato da una freccia che dà il tempo di due ore che sembr comunque abbastanza esagerato. Si percorre una larga mulattiera erbosa, quasi un tratturo, in leggera discesa. In fronte a noi si stende, magica, la muraglia di verticali rocce dolomitiche dove si distinguono la Torre Nino, il Cimone della Bagozza, la Cima Crap e la nostra mete, il Passo Valzellazzo. La mulattiera diventa sentiero e con una serie di saliscendi, passando accanto ad alcune doline, si arriva ai piedi del vallone che scende dal Passo Valzellazzo: qui un bivio dove teniamo la sinistra.

Il sentiero, circondato dalla vegetazione, si inerpica su per il pendio arrivando ad una zona di grossi massi disposti caoticamente tra la bassa vegetazione. Qui bisogna fare attenzione alle segnalazioni (segni biancorossi e frecce rosse) in alcuni punti poco visibili (è in programma la risegnalazione). Oltre la zona dei massi il sentiero di fa più evidente e sale deciso tra erbe e ghiaie tenendosi sulla sinistra (destra idrografica) dell'ampio vallone. Sopra di noi si allarga il valico dal bordo del quale comincia a far capolino la caratteristica forma a triangolo del bivacco. Con un ultima traversata verso destra si raggiunge il passo del il bivacco. Si torna dal percorso di salita.

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