Da Sant’Eusebio a
Cariadeghe alla scoperta
di pozze e radure

Un roccolo vicino al Monte Olivo
Un roccolo vicino al Monte Olivo
Un roccolo vicino al Monte Olivo
Un roccolo vicino al Monte Olivo

Un giro ad anello dal Colle di Sant’Eusebio a Cariadeghe tra fitti boschi sul versante di Vallio e doline e agriturismi lungo l'altopiano, una camminata alla portata di tutti. Si parte dalla strada che dal Colle di Sant’Eusebio scende a Vallio dove, al primo tornante, si trova un piccolo spiazzo per parcheggiare. Si imbocca il sentiero indicato da frecce per il Monte Tre Cornelli ed il Bivio di Monte Olivo che corre lungamente a mezzacosta sul versante settentrionale del Monte Fontanelle offrendoci la vista del Monte Colombine, della Corna Blacca, del Pizzoccolo: questo sentiero, di segnalazione abbastanza recente, è indicato come non segnalato sulle carte topografiche. Raggiunto un bivio si tiene la destra e si sale decisi alla sella nei pressi del Dos Paraù, una elevazione non indicata sulle carte che è consigliabile raggiungere in due minuti per l'ampio panorama. Dalla sella si lascia a destra un sentiero non segnalato e si prosegue diritti in leggera discesa e si valica un torrente. Risaliti dall'altro lato ai due bivi successivi si tiene prima la destra e poi la sinistra (frecce per bivio Olivo). Si arriva così al cosiddetto Canale Luana dove c’è una presa d’acqua. Superato il canale e l'ennesimo bivio si va a sinistra e ci si ritrova nella ombreggiata radura della località Nespol con panchine e fuoco. Qualche saliscendi, il bivio dove si lascia a sinistra il sentiero per Sant’Apollonia e si raggiunge il Bivio Monte Olivo. Da qui a sinistra si potrebbe raggiungere il Monte Tre Cornelli; andiamo a destra raggiungendo una radura da dove si scorgono il Cornone di Blumone da un lato ed uno spicchio di Garda dall'altro: ci si reinfila nel bosco dove si aspirano gli aromi dell'aglio selvatico e si raggiunge un’altra radura con un roccolo attraversato da una stradina che si segue a destra superando un cancello. Ci troviamo ai confini dell'altopiano di Cariadeghe dove, in questa prima parte i segni biancorossi sono un po’ scarsi: alla destra di un capanno di caccia si prende la stradina che va in discesa e si passa al di sotto del Roccolo Franzi indicato da un cartello. Si continua sulla stradina e si arriva ad una grande pozza: è lo specchio d’acqua dei rospi dove in primavera qualche irresponsabile ha versato olio esausto e che tanti volontari hanno poi contribuito a pulire. La descrizione continua la prossima settimana

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