Dai laghi fino alla panoramica cima di Fremamorta

Sopra i laghi di Fremamorta verso il Colle
Sopra i laghi di Fremamorta verso il Colle
Sopra i laghi di Fremamorta verso il Colle
Sopra i laghi di Fremamorta verso il Colle

Con Zaino in Spalla della scorsa settimana eravamo saliti dall'Alta Val del Gesso sino ai tre laghi di Fremamorta, gioiellini di acque dominati dall'alto dalle impervie balze della Testa Sud di Bresses e incastonati tra aspre distese detritiche e residui di neve che resistono sino a stagione inoltrata. Laghetti dalle limpide acque dove non è raro incontrare saltellanti stambecchi. Lo strano toponimo sembra significare «femmina morta» e deriva da una antica leggenda per la quale i laghi sarebbero nati dalle lacrime piante per la morte di una giovane donna. Dopo aver superato i primi due bacini ci troviamo ora sulle rive del Lago Soprano di Fremamorta, il più esteso dei tre specchi d'acqua con una superficie di 34.500 metri quadri e una profondità massima di 6 metri. Acque freddissime che quando sono colpite dai raggi del sole assumono tonalità fantastiche. Davanti a noi si erge lo Specchio di Fremamorta, una modesta e tormentata elevazione dove corrono alcune vie di arrampicata. Dalla sponde orientali del Lago Soprano riprendiamo il cammino verso Sud passando accanto ad un piccolo specchio d'acqua senza nome a lasciando a destra un sentiero che sale verso l'impervio Colletto di Bresses. Volendo salire alla Cima di Fremamorta, in alternativa all'itinerario che proponiamo, è possibile dal Colletto di Bresses percorrere con difficoltà alpinistiche (Facile, F) l'intera cresta che congiunge il colletto alla cima in circa 2 ore dal Lago Soprano. Ma torniamo al nostro itinerario. Dopo il bivio per il Colletto di Bresses ci inoltriamo nel vallone compreso tra lo Specchio di Fremamorta ad oriente e la Cima di Fremamorta ad occidente, una distesa di pietre e detriti, desertica e selvaggia. Arrivati nei pressi d'una sorgente la salita si fa più ripida e, zigzagando tra il pietrame ed alcune oasi erbose, si arriva al Colle Orientale di Fremamorta, un valico già usato nei tempi antiche per i collegamenti tra la Val del Gesso e la francese Val de Salese. Qui corre infatti il confine con la Francia e, sotto di noi si stendono gli altopiani che ospitano alcuni specchi d'acqua che, manco a dirlo, si chiamano in francese Lacs de Fremamorte. Seguiamo ora la aspra dorsale e, superati i resti d'una casermetta, si raggiunge per salti detritici, la Cima di Fremamorta. La prossima settimana verrà descritto l'itinerario per il ritorno.

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