Dalla Bocca di Clev tra i boschi fino al Monte Biaina

di Fausto Camerini
Tra i boschi si avvicina la vetta del Monte Biaina
Tra i boschi si avvicina la vetta del Monte Biaina
Tra i boschi si avvicina la vetta del Monte Biaina
Tra i boschi si avvicina la vetta del Monte Biaina

Torniamo questa settimana al Monte Biana, tranquilla montagna delle Alpi di Ledro, dove eravamo già stati partendo da San Giovanni al Monte (si veda in dettaglio Zaino in Spalla 1008, nell’edizione del 27 aprile 2017). Stavolta saliremo per un itinerario più lungo, ma altrettanto facile partendo dalla Bocca di Clev e passando dalla Bocca di Tovo. Un itinerario facilmente percorribile in gran parte anche con la mountain bike. si parte dalla Bocca di Clef, lungo la strada che da Arco di Trento sale verso San Giovanni. Parcheggiata l'auto è consigliabile salire, poco a destra, alla vicinissima panoramica croce del Dosso di Clef da dove si domina la Valle del Sarca con il Monte Stivo, il Bondone, il Monte Baldo e la parte settentrionale del lago di Garda. Tornati sulla strada iniziamo l'escursione infilandoci in una stradina con sbarra dove lasciamo quasi subito a sinistra un sentiero che scende a Mandrea. Si procede sulla stradina verso una parete grigia e si attraversa un caratteristico passaggio scavato nella roccia. La stradina, molto panoramica sale gradatamente superando un altro breve tratto scavato nella roccia, a un bivio si tiene la destra e si arriva, a circa quota 900, a un tornante destrorso dove arriva il cosiddetto Sentiero di Piazzole. Risaliamo ancora lungo la stradina arrivando alla Bocac di Tovo; lasciamo a sinistra un sentiero che scende in Val di Tovo e proseguiamo (frecce per Biaina). Dopo un tornante riappare alla nostra vista il lago di Garda e le dolomitiche cime della Rocchetta. Dopo un paio di tornanti si sale sul versante Est del Monte Biaina e si arriva ai piedi di un prato nel quale si scorge un capanno per l'osservazione degli uccelli. Qui non c'è alcuna segnalazione; abbandoniamo la stradina e risaliamo il prato sino alla sua sommità, alla sella di quota 1400 circa, dove ci troviamo nel bosco e incontriamo un sentiero segnalato che corre all'incirca lungo il crinale. A destra si va a San Giovanni al Monte; noi teniamo la sinistra proseguendo sulla dorsale con una serie di saliscendi che superano alcuni dossi gibbosi; si arriva ad una sella da dove si vede, possente vicino a noi il Monte Misone e, lontano, la vetta granitica e ghiacciata del Carè Alto. Una brevissima discesa e, con un ultimo sforzo si raggiunge la cima del Monte Biaina che domina l'alto Benaco e Riva. Si torna sul medesimo itinerario affrontato durante la salita.

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